Continua il soggiorno in Polonia di Sergio Mattarella che quest’oggi è arrivato in visita a Cracovia parlando di tanti temi molto sensibili, a partire dal conflitto bellico tra Russia e Ucraina. Il messaggio del presidente della Repubblica arriva nel corso di un incontro all’Università Jagellonica nel corso del quale c’è stato spazio per sottolineare l’importanza della Polonia tutta come testimonianza storica degli effetti della guerra.

Mattarella si è servito di questo richiamo alla storia per evidenziare la brutalità del conflitto ucraino a cui ormai l’Europa e il Mondo intero stanno assistendo da oltre un anno:

Nessuno può restare indifferente di fronte alla brutale aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, un Paese sovrano, libero, indipendente, democratico, la cui popolazione è oggetto di attacchi mirati e criminali che uccidono con ferocia, prendendo di mira senza scrupoli le infrastrutture civili ucraine per lasciare la popolazione al gelo e al buio. Oggi l’Europa è testimone di crimini frutto di una rinnovata esasperazione nazionalistica che pretende di violare confini, di conquistare spazi territoriali accampando la presenza di gruppi di popolazione appartenenti alla stessa cultura.

Mattarella in visita a Cracovia: “Preservare il valore dell’Unione Europea”

Nella seconda parte del suo intervento all’Università Jagellonica, Mattarella ha parlato dell’importanza di custodire e proteggere l’essenza primaria dell’Unione Europea. Stando alle parole del presidente della Repubblica, infatti, l’Europa negli ultimi anni ha dimenticato di lavorare per il bene comune, dando priorità ad interessi nazionali che hanno portato al “caos”.

Ecco un estratto del suo discorso:

È del tutto inadeguato pensare a un’ Europa frutto della affannosa rincorsa ad affrontare problemi dettati da altri, in un quadro internazionale deciso da altri. In altri termini, l’esigenza di fare dell’Europa una protagonista non trova adeguata risposta nella visione di un’Unione come somma temporanea e mutevole di umori e interessi nazionali, quindi, per definizione, perennemente instabile. Dobbiamo lavorare tutti per preservare il valore dell’unità europea, un bene primario che va assolutamente salvaguardato.

Mattarella sulle guerre nel mondo

Infine, la “lezione” di Sergio Mattarella si è conclusa con un riepilogo dei tanti conflitti che stanno attanagliando il mondo, non solo quello ucraino ma anche la lotta nei Balcani per l’approdo nell’Unione Europa. In ciascuno di questi casi, Mattarella ha ribadito il pieno sostegno da parte dell’Italia verso i Paesi più colpiti da questi attacchi:

Sostegno alla rapida conclusione del processo di adesione dei nostri vicini balcanici, che oramai molti anni fa hanno iniziato il loro percorso verso l’Unione; un obiettivo che la Repubblica Italiana sostiene pienamente, per dare sbocco alle loro aspirazioni e non concedere nocivi spazi di agibilità a forze ostili ai valori della convivenza; spazi di corrosione dei sistemi democratici. È passo da compiere senza indugio, un passo indispensabile per non creare instabilità pericolose per il continente.

Nello specifico sull’Ucraina, invece, non ha esitato a sottolineare il ruolo che l’Unione Europa sta assumendo in difesa dei popoli colpiti, auspicando e promettendo un sostegno duraturo anche nei prossimi mesi, nella speranza che il conflitto termini il prima possibile:

L’Unione Europea ha saputo reagire con fermezza e – con unità di intenti – continuerà a sostenere l’Ucraina. Oggi dobbiamo lavorare tutti per preservare il valore di questa unità. E’ un bene primario che va assolutamente salvaguardato