Una storia di esclusione si trasforma in una storia di sensibilità e unione. Maria Francesca è una bimba con sindrome di down, esclusa dalla scuola di danza dove era iscritta per coronare il suo sogno. I genitori della piccola, di 12 anni, hanno denunciato l’accaduto ai media, inviando anche una lettera alla ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli. In soccorso di Francesca, si sono mobilitate diverse mamme delle altre allieve che hanno espresso solidarietà ai genitori e alla bimba con sindrome di down, esclusa dal saggio di danza.
Bimba con sindrome di down esclusa dal saggio, la lettera delle mamme
Come si ricorderà, la scuola di danza aveva deciso di ‘retrocedere’ Maria Francesca dalla sua casse a una con alunne più piccole di lei. Ed ecco arrivare le motivazioni, scricchiolanti, dell’esclusione: “impacciata nei movimenti, non riusciva a seguire, ad andare a tempo e che avrebbe delle difficoltà motorie e relazionali”.
“La foto di Francesca nella sua camera, vestita da ballerina, con le braccia in una delle tipiche mosse imparate dalle nostre bambine commuove e lascia inquieti tutti i genitori e tutte le sue compagne. Giunga il nostro abbraccio fortissimo a Francesca e ai suoi genitori in questa giornata in cui la loro storia ha avuto risonanza mediatica. Non conosciamo i dettagli, ma parliamo con la consapevolezza di chi dedica tanto tempo ad accompagnare su e giù per la città le proprie figlie ai corsi di danza, di chi trascorre tanto tempo ad attenderle nella sala d’attesa e si augura che escano con il sorriso, di chi sacrifica le scelte su nuovi acquisti, pur di non far mancare loro tutto il corredo necessario per il saggio di danza di fine anno”.
Hanno scritto le mamme, spiegando di aver capito come mai non incontrassero più il “sorriso” di Francesca nella scuola: “cambio di turno, cambio di orario, cambio di giorni”. Arrivando a pensare che la 12enne avesse abbandonata definitivamente quando, invece, “era semplicemente stata trasferita in un altro corso”.
“Questa è l’occasione per testimoniare ai suoi genitori il nostro affetto. Chiediamo vivamente ai genitori di riaccompagnare Francesca a danza nella stessa scuola. Perché ci sono le sue amiche ad attenderla e perché certamente questa circostanza merita un restart. Confidiamo che le insegnanti garantiscano la partecipazione al balletto. Una scuola non inclusiva non è una scuola”.
Hanno concluso le mamme. Sarà da capire se i genitori di Francesca avranno la voglia di riportarla in quella scuola, che si è frapposta tra la piccola e il suo sogno.