Liceo del Made In Italy parla il Ministro Alberto Urso in occasione del Forum di Confcommercio a Villa Miani nel cuore di Roma denominato “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000”. Proprio ai giovani è andato il pensiero del Ministro Urso, uno de sette titolari di dicastero che si è presentato per portare il suo intervento alla platea. Prima di entrare all’interno si è fermato con i cronisti, tra cui quello del Cusano Media Group.
Liceo Made In Italy il Ministro Urso lo ritiene una necessità
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Il Ministro Urso spiega come a breve arriverà l’atteso collegato alla manovra economica in Consiglio dei Ministri su indicazione diretta di Giorgia Meloni: “Lo farò entro un mese, sarà una legge quadro sul Made In Italy che valorizzerà le eccellenze che trainano l’esportazione e la crescita italiana. Interverrà anche sulla formazione che serve al nostro mercato del lavoro e alle nostre imprese, anche attraverso l’istituzione del Liceo del Made Italy”, sottolineando poi come questa nuova iniziativa del governo servirà colmare una grave lacuna “Non c’è una sintonia tra il sistema formativo italiano e il sistema produttivo, per questo abbiamo deciso di istituire il Liceo del Made In Italy e siamo in campo con il Ministro Valditara per riformare anche gli altri isitituti come i tecnici professionali. Questo lo facciamo al fine di creare le competenze necessarie sia per la transizione digitale e green, sia per ricreare l’incentivo al lavoro manuale creativo parte della nostra tradizione rinascimentale”.
Incentivo al lavoro e taglio del cuneo fiscale, trovate le risorse
Il Ministro Urso sottolinea come la riforma della formazione sia un passaggio fondamentale per il futuro del paese: “Il lavoro creativo è la forza del Made in Italy nel mondo, dobbiamo lavorare al fine di portare i giovani al lavoro perché il problema italiano è la minore incidenza di quello femminile e giovanile rispetto agli altri paesi europei. In Italia lavorano troppe poche donne e il governo è sceso in campo per incentivarlo, ma anche pochi giovani e per questo stiamo riformando la formazione disincentivando il reddito di cittadinanza”.
“Il salario in Italia è troppo basso rispetto a quello tedesco“, ha concordato il ministro sottolineando come il governo abbia agito in modo importante sul taglio del cuneo fiscale “sin dall’inizio abbiamo lavorato su quello dei lavoratori con i redditi più bassi. Lo faremo anche in questo semestre grazie alle risorse ricavate dal Ministro Giorgetti, abbiamo tagliato di 3 punti il cuneo fiscale per i salari fino 25 mila euro fino a raggiungere un taglio di 5 punti per tutti entro la fine di questa legislatura”