Si concentra sul tema del martirio per la propria fede la catechesi di Papa Francesco durante l’udienza generale di oggi, mercoledì 19 aprile. In piazza San Pietro, Bergoglio ha incontrato gruppi di fedeli provenienti da ogni parte dell’Italia e del mondo.
Il Papa ribadito come i martiri non vadano visti “come ‘eroi’ che hanno agito individualmente, come fiori spuntati in un deserto, ma come frutti maturi ed eccellenti della vigna del Signore, che è la Chiesa”.
Tutti i martiri che hanno accompagnato la vita della Chiesa, come ho già detto tante volte, sono più numerosi nel nostro tempo che nei primi secoli. A imitazione di Gesù e con la sua grazia, fanno diventare la violenza di chi rifiuta l’annuncio una occasione suprema di amore, che arriva fino al perdono dei propri aguzzini. Sebbene siano solo alcuni quelli a cui viene chiesto il martirio, tutti però devono essere pronti a confessare Cristo davanti agli uomini e a seguirlo sulla via della croce durante le persecuzioni, che non mancano mai alla Chiesa.
Francesco ha poi ribadito come oggi ci siano tanti martiri nella Chiesa, che, “per confessare la fede cristiana”, sono cacciati via dalla società o vanno in carcere.
Durante il suo discorso il Papa ha poi ricordato che “non si deve mai uccidere in nome di Dio, perché per Lui siamo tutti fratelli e sorelle”.
Ma insieme si può dare la vita per gli altri. Preghiamo dunque perché non ci stanchiamo di dare testimonianza al Vangelo anche in tempo di tribolazione. Tutti i santi e le sante martiri siano semi di pace e di riconciliazione tra i popoli per un mondo più umano e fraterno, nell’attesa che si manifesti in pienezza il Regno dei cieli, quando Dio sarà tutto in tutti.
Papa Francesco nell’udienza generale cita lo Yemen e prega ancora per l’Ucraina: “Perseveriamo nella vicinanza”
Durante l’udienza generale, Papa Francesco torna poi a ricordare i popoli in guerra. A cominciare dallo Yemen, dove si sta consumando da anni una guerra terribile e dimenticata. Nello Stato mediorientale i cristiani “hanno vissuto più esempi di martirio, con le religiose presenti, a causa di attacchi che non hanno risparmiato anche alcuni collaboratori di fede musulmana”.
Ci commuove vedere come la testimonianza del sangue possa accomunare persone di religioni diverse.
Una chiosa, in conclusione dell’udienza, va all’Ucraina, con il Pontefice che rivolge una preghiera alle popolazioni più colpite dal conflitto.
Perseveriamo nella vicinanza e nella preghiera per la cara e martoriata Ucraina, che continua a sopportare terribili sofferenze.
Meloni in Vaticano: la premier incontra la Santa Sede in vista del Giubileo 2025
Nel frattempo, si terrà oggi pomeriggio in Vaticano l’incontro tra la Santa Sede e le istituzioni italiane per parlare del Giubileo 2025. Si affronterà l’argomento dell’imminente celebrazione dell’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale.
Presente la premier Giorgia Meloni, a capo della delegazione del governo italiano. Con lei ci sarà il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e diversi ministri competenti. A rappresentare la Santa Sede ci sarà il Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin. Insieme a lui la figura chiave di monsignor Rino Fisichella, pro prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Proprio a lui il Papa ha affidato l’organizzazione degli eventi legati al Giubileo.
All’incontro dovrebbero partecipare anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.