Quella di venerdì 21 aprile si preannuncia una giornata pericolosa per chi ha in viaggio un programma. Lo sciopero generale indetto dal sindacato Cub, che coinvolge tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata, ha proclamato un’agitazione di 24 ore e riguarda soprattutto il personale dei trasporti e dell’handling aeroportuale. Possibili disagi in tutta Italia. Ma scopriamo cosa succede con lo sciopero generale del 21 aprile 2023 a treni e aerei.

Sciopero 21 aprile 2023, treni e aerei a rischio

Sarà una giornata nera quella di venerdì 21 aprile che porterà disagi e ritardi in tutta Italia. Lo sciopero generale, proclamato dall’organizzazione sindacale Cub, coinvolge infatti tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata. Esattamente i servizi non saranno garantiti dalle 22 del 20 aprile alle 22 del giorno successivo. Ventiquattr’ore che si preannunciano di fuoco soprattutto per chi, per motivi di lavoro o di svago, ha in programma di viaggiare. Alla mobilitazione ha infatti aderito anche Cub Trasporti. Dalla sanità alla scuola, dunque, dalle autostrade agli aerei. Nessun coinvolgimento, stavolta, per i ferrovieri. Lo sciopero sembra destinato a paralizzare soprattutto gli aeroporti: a livello nazionale i più colpiti saranno gli scali milanesi di Malpensa e Linate, su Roma è rischio caos a Fiumicino.

A distanza di una settimana, dopo l’agitazione del 14 aprile, il prossimo venerdì 21 aprile saranno quindi nuovamente a rischio i trasporti. Soprattutto gli aerei oltre alle metropolitane, autobus e tram. Ci saranno però delle fasce di garanzia per permettere a studenti e lavoratori di prendere i mezzi e recarsi a scuola o al lavoro. Escluso invece in questo caso il trasporto ferroviario. Nessuno sciopero, né cancellazione né ritardo riguarderà dunque i treni.

A ridosso del ponte che 25 aprile, i disagi rischiano di essere ancora più pesanti. Per non rischiare brutte sorprese dell’ultimo minuto i passeggeri possono consultare il sito dell’Ente nazionale per l’Aviazione Civile. Esiste infatti una sezione “Voli garantiti” in caso di sciopero che riporta l’elenco dei voli che non subiranno variazioni nonostante lo sciopero generale.

Saranno garantiti ad esempio tutti i voli, inclusi i voli charter, schedulati in partenza nelle fasce orarie 7.00/10.00 e 18.00/21.00. Nessuna possibilità di cancellazione per i voli charter da e per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero. Ok ai voli di collegamento con le isole con unica frequenza giornaliera e ai voli nazionali in corso al momento dell’inizio dello sciopero. Garantita anche la partenza di tutti i voli schedulati in orari antecedenti inizio astensione e ritardati per cause indipendenti dalla volontà delle parti e l’arrivo a destinazione negli aeroporti nazionali dei voli internazionali con orario stimato non oltre trenta minuti primi dall’inizio dello sciopero stesso.

Sciopero generale, le motivazioni

Sarà dunque il trasporto aereo quello maggiormente a rischio. “Le ragioni della mobilitazione – si legge in un comunicato diramato nei giorni scorsi dall’organizzazione sindacale Cub – sono il mancato rinnovo del contratto Assohandlers, scaduto dal 2017; la richiesta di adattare le paghe al caro vita e di fare investimenti nella sicurezza sui luoghi di lavoro; la contrarietà agli accordi sui contratti proposti da Cgil, Cisl e Uil. C’è poi la denuncia dei mancati riposi e straordinari, programmati, durante la cassa integrazione; la richiesta del riconoscimento dei livelli di inquadramento per le mansioni effettivamente svolte; la richiesta di assunzioni dignitose immediate e di salari adeguati. Infine, uno degli aspetti più importanti, la contestazione sui salari minimi per i lavoratori“.

Prima di arrivare al 21 aprile però, Cub fa sapere che oggi, mercoledì 19 e giovedì 20 aprile ci sarà un presidio presso la sede del ministero del Lavoro in via Flavia a Roma per i lavoratori ex Alitalia per la “trasparenza nei criteri di assunzione” e per la prosecuzione della cassa integrazione straordinaria.