A distanza di 5 mesi, l’autopsia ha fatto luce sulla causa della morte di Aaron Carter, attore e cantante, fratello minore di Nick dei Backstreet Boys. Il 34enne era stato ritrovato senza vita lo scorso 5 novembre nella vasca da bagno della sua casa a Lancaster, in California.

Aaron Carter, la causa della morte: gas e sedativi

L’ufficio del medico legale della contea di Los Angeles ha reso noto che il cantante è annegato “accidentalmente” nella sua vasca da bagno dopo aver inalato un gas infiammabile, chiamato difluoroetano, e ingerito l’alprazolam, un sedativo utilizzato per trattare i disturbi d’ansia.

Il rapporto dell’autopsia ha inoltre evidenziato che sul corpo del 34enne non erano presenti lesioni quando è stato trovato nel bagno della sua casa.

Chi era Aaron Carter

Aaron Carter, nato nel 1987, aveva intrapreso la carriera sia come cantante che come attore. Nel 2000 aveva pubblicato “Come and Get It”, ottenendo un triplo disco di platino. Mentre come attore era apparso nelle serie televisive “Lizzie McGuire”, “Sabrina la strega adolescente” e in una serie familiare non scritta chiamata “E! House of Carters”. Aveva anche partecipato al reality show “Ballando con le stelle” e recitato a Broadway in “Seussical: the Musical”.

A causa del consumo di alcol e marijuana aveva perso la custodia del figlio Prince e più volte era entrato in centri di riabilitazione per cercare di superare la sua dipendenza. Una situazione che aveva pesantemente compromesso la sua produzione artistica, tanto che l’ultimo album “LØVË” era stato pubblicato nel 2018.

Aaron Carter ha avuto anche problemi familiari con il più famoso fratello Nick, membro del gruppo Backstreet Boys. Nel 2019 il cantante aveva presentato un’ordinanza restrittiva contro di lui, sostenendo che aveva minacciato di uccidere la moglie incinta e il figlio. Dopo la sua morte, Nick Carter ha caricato sul suo profilo Instagram alcune foto di quando erano entrambi bambini, accompagnate dalla didascalia:

Il mio cuore è spezzato (…) La verità è che la dipendenza e la malattia mentale sono i veri colpevoli qui.