Il ministro russo Serghei Lavrov si trova in Venezuela, dove è intervenuto in conferenza stampa con parole al veleno nei confronti dell’Occidente, coinvolto politicamente nella guerra in Ucraina. Dopo aver visitato il Brasile, il ministro degli Esteri di Putin ha incontrato il suo omologo venezuelano Yvan Gil. Si tratta della seconda tappa del suo tour in America Latina. Lavrov si è rivolto in particolare a Venezuela, Cuba e Nicaragua, Paesi che “scelgono la loro strada”.
È necessario unire le nostre forze per contrastare i tentativi di ricatto e di pressione unilaterale illegale da parte dell’Occidente.
In conferenza stampa a Caracas, il ministro di Mosca ha anche parlato di una eventuale soluzione in Ucraina. In giornata, Lavrov incontrerà il presidente venezuelano Nicolas Maduro.
Risolveremo la situazione in Ucraina e altri conflitti nel mondo attraverso i principi della carta delle Nazioni Unite sull’equità sovrana degli stati, sul principio dell’indivisibilità della sicurezza. Il nostro compito è quello di garantire che la carta delle Nazioni Unite venga applicata nella sua interezza e che il diritto all’autodeterminazione non venga soppresso quando fa comodo all’Occidente.
Guerra in Ucraina, dopo le parole di Lavrov il bombardamento nella regione di Odessa: colpite infrastrutture pubbliche
Potente attacco russo nella regione di Odessa, nell’Ucraina meridionale. Le forze di Mosca hanno colpito con droni di tipo Shahid-136, concentrandosi su infrastrutture del posto non meglio precisate. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare del distretto di Odessa, Yurii Kruk, su Facebook.
Kruk ha dichiarato che la maggior parte dei droni nemici è stata distrutta. Secondo le prime ricostruzioni, nella zona colpita è scoppiato un incendio. Non ci sarebbe alcun ferito o vittime.
Sul fronte di Bakhmut, tra i più caldi del conflitto, continua l’assedio russo. Le forze di Mosca spingono in particolare nei pressi della stazione ferroviaria nel centro cittadino. Secondo rapporti americani, gli attacchi dei mercenari della Wagner a Khromovo e Ivanovske, 3 km a nord-ovest di Bakhmut, non hanno avuto successo.
Intanto, il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si trova in Kuwait per discutere di una prossima ricostruzione in Ucraina. Nel suo colloquio con l’omologo kuwaitiano Sheikh Salem Al Sabah, Kuleba ha parlato degli sviluppi postbellici di Kiev in generale. Lo riporta il sito web del ministero degli Esteri ucraino, citato da Kyiv Independent.
Oltre ai progetti di ricostruzione, i ministri hanno parlato per grandi linee delle relazioni tra Ucraina e Kuwait. L’ipotesi è di aumentare il commercio, garantire la sicurezza alimentare, anche attraverso l’iniziativa per l’export del grano, e intensificare le relazioni diplomatiche.
L’Isw americano: Putin a Kherson e Lugansk per mostrarsi come capo militare
La ragione alla base della visita di Vladimir Putin nelle regioni occupate in Ucraina sarebbe mostrarsi come un capo militare in previsione della controffensiva ucraina. È il parere del think-tank americano Institute for the Study of War. L’Istituto fornisce ricerche, studi, analisi e rapporti in ambito militare e in materia di affari esteri.
Secondo gli esperti, la visita di Putin sarebbe uno specchietto per le allodole per identificare pubblicamente i capi militari russi, potenziali capri espiatori in caso di debacle nelle controffensive ucraine. Un secondo scopo sarebbe poi quello di oscurare la visita di Volodymyr Zelensky sul fronte ad Avdiivka.