Luca Delfino si è detto pentito. L’uomo condannato per aver ucciso l’ex fidanzata Antonella nel 2007, dovrebbe lasciare il carcere a fine luglio. Il Tribunale di sorveglianza di Massa dovrà decidere se farlo ricoverare in una Rems.

Luca Delfino pentito. Davanti ai giudici si è detto pronto a curarsi

Per la prima volta si è dichiarato pentito e pronto a curarsi. Luca delfino, il killer che ha ucciso l’ex fidanzata Antonella Multari, massacrata a coltellate a Sanremo il 10 agosto del 2007, ha parlato per circa 30 minuti dal carcere della Spezia, in collegamento video.

Questo è accaduto nell’udienza davanti al magistrato di sorveglianza di Massa, che dovrà decidere se l’assassino, dopo più di 16 anni di prigionia, è ritenuto ancora socialmente pericoloso. Se così fosse, in base a quanto disposto, dovrà essere ricoverato in una Rems come misura di sicurezza.

Delfino dovrebbe uscire dal carcere a fine luglio, dopo aver scontato 16 anni e 8 mesi di reclusione in rito abbreviato, per aver ucciso la donna nella città costiera. Questa data, tuttavia, potrebbe essere lievemente anticipata, qualora venisse accolto un ricorso del suo avvocato per ulteriori 45 giorni di buona condotta.

Oggi, al giudice, ha manifestato il suo pentimento e il suo dispiacere:

Sono dispiaciuto e pentito per quello che ho fatto: se potessi tornare indietro non lo rifarei, ma indietro non si torna. In questi anni però sono profondamente cambiato.

Assoluzione o Rems?

Lo stesso Luca Delfino, sempre oggi in collegamento, ha richiesto di poter essere mandato nella Rems per seguire un percorso di cura e poi cominciare una nuova vita con la famiglia.

L’uccisione di Antonella nel 2007 è l’unico delitto a carico del killer, ma ricordiamo che venne indagato – e successivamente assolto per insufficienza di prove – per la morte di un’altra ex, Luciana Biggi, sgozzata nel centro storico di Genova nell’aprile del 2006.

Nel 2008 una sentenza del tribunale di Sanremo aveva stabilito che, se Delfino fosse stato ritenuto ancora pericoloso, avrebbe dovuto trascorrere altri sei anni e mezzo in una Rems. In queste strutture psichiatriche di sicurezza lavora soltanto il personale medico.

Solo un paio di settimane fa, il tribunale di sorveglianza di Vercelli, ha allungato a un altro anno la futura permanenza di Delfino in queste strutture, valutando il suo pentimento solo superficiale e senza una reale rielaborazione del delitto commesso.

L’avvocato del detenuto si è rimesso al giudizio del magistrato. La decisione sarà presa nei prossimi giorni dal magistrato di sorveglianza di Massa.

Rems di Pra’

Delfino ha chiesto di poter essere inserito nella Rems di Pra’ in modo da stare vicino alla sua famiglia. Ma il giudice fa sapere che la sua destinazione alla Rems di Prà non è stabilita, mentre potrebbe essere assegnato a quella di Calice al Cornoviglio, nello Spezzino.

Su tema si è espresso anche Angelo Gratarola, assessore regionale alla Sanità della Liguria, che ha dato il suo parere negativo, ritenendo la scelta pericolosa perché troppo vicina alle abitazioni e facile per le evasioni.

In questa struttura Luca dovrà seguire terapie farmacologiche e c’è la possibilità che dovrà essere controllato periodicamente dalle forze dell’ordine.

Infine, il killer ha chiesto ancora una volta perdono alla madre di Antonella Multari.