Mattia Zaccagni si è preso la Lazio, nemmeno due anni dal suo arrivo a Roma ed è diventato un tassello indispensabile per lo scacchiere di Maurizio Sarri. Nel tecnico toscano ha trovato un mentore a cui affidarsi totalmente e i risultati sono evidenti a tutti: dieci gol e sei assist in campionato in appena trenta partite. Numeri che lo rendono l’italiano con il migliore rendimento in circolazione nonostante la maglia della Nazionale azzurra sembra essere lontana con Roberto Mancini che ha spiegato che non dipende dal campo la scelta di non convocarlo. Nel frattempo il romagnolo si gode questa stagione con la ciliegina del gol decisivo nell’ultimo derby contro la Roma e che potrebbe spalancargli la porta della Champions League.

Mattia Zaccagni e la Lazio

Arrivato all’ultimo giorno di mercato della scorsa stagione un pò in sordina, la Lazio ha sborsato quasi otto milioni per assicurarsi le prestazioni del ragazzo nato a Cesena che era stato accostato in precedenza a diverse big. Qualche difficoltà iniziale dovuta agli infortuni fino al girone di ritorno dove trova continuità e fiducia. Ingrediente che hanno preparato Zaccagni al grande salto in questa stagione che sta vivendo da assoluto protagonista con il gol nel derby per entrare definitivamente nel cuore dei tifosi. Lui che lo scorso anno lo aveva visto prima dalla panchina e dopo in tribuna per una ingenua ammonizione che aveva fatto scattare la diffida. Quest’anno si è sacrificato per i compagni nella gara d’andata per prendersi i riflettori lo scorso 19 marzo quando una sua incursione dalla sinistra ha deciso la stracittadina.

Tanti sono qui da tempo, tanti sono romani, non c’è bisogno di caricarla più del dovuto, però è una gara sentita da tutti. In campo si sente la pressione e la piazza è calda. Un’emozione incredibile, avvenuto tutto a pennello. Una vittoria importante per il derby, il nostro percorso e la classifica. Una serata perfetta. Il gol e la caviglia piegata? Beh, lì mi sono trovato davanti al portiere, non ci ho pensato tanto, è stato un movimento innaturale, ma naturale, cioè mi è venuto spontaneo. È andata bene. L’altra cosa perfetta è stata segnare sotto la Curva, coi compagni e la panchina intera a festeggiare là. Veramente tanto emozionante

A Roma ha trovato il suo ambiente ideale non solo sul campo ma anche nella vita sentimentale. E’ fidanzato con l’influencer Chiara Nasti con cui hanno in programma le nozze e si godono il piccolo Thiago nato pochi mesi fa. Ha trovato la sua serenità grazie anche ai tifosi che gli fanno sentire in continuazione affetto e vicinanza.

Da quando è nato mi sento più responsabile in generale. Mi ha cambiato la vita, una gioia immensa. Voglio anche ringraziare i tifosi per la passione che ci trasmettono, senti qualcosa di cui fai parte. Ti portano dentro l’ambiente, ti fanno sentire l’importanza della maglia. Mi piace questo ambiente familiare, che ti coccola, è la cosa più bella che ci possa essere nel calcio. Chiaramente ognuno di noi reagisce a proprio modo, mi dà fastidio quando si pensa che ci diamo tutti troppe arie. Quello è un po’ fastidioso. Spesso la gente si dimentica che siamo persone, prima di essere giocatori. Abbiamo le nostre abitudini, nel calcio come in ogni lavoro ci sono caratteri e caratteri. Dipende da persona a persona

Tanti compagni bravi con cui lavora quotidianamente, da Ciro Immobile fino ad un intramontabile Pedro, col sogno nel cassetto di riuscire ad incontrare Alessandro Del Piero. L’ex numero dieci era il suo idolo da piccolo ma non ha avuto ancora modo di conoscerlo di persona.

Immobile mi colpì prima di un Lazio-Verona che era stata la prima volta che ero stato convocato in Nazionale, lui non era venuto per infortunio. Quando ci siamo incrociati mi ha chiesto come fosse andata, se fossi soddisfatto. Pedro è il più forte compagno che ho incontrato sotto tutti i punti di vista, ha vinto tutto per cui abbiamo solo da imparare da lui. Del Piero purtroppo non ho mai avuto la possibilità di incontrarlo o parlarci. Spero di farlo presto