Precompilata 2023: con la pubblicazione del comunicato stampa del 18 aprile 2023 l’Agenzia delle Entrate ha comunicato ai contribuenti che il modello 730/2023 e il modello Redditi PF 2023 sono disponibili online in modalità precompilata a partire dal 2 maggio.

La dichiarazione precompilata 2023, in particolare, è stata implementata nella sua fornitura dei dati, dal momento che l’archivio dell’Agenzia delle Entrate, unitamente agli altri archivi dai quali vengono prese le informazioni, consentiranno quest’anno di avere già a disposizione ben 1 miliardo e 300 milioni di dati che gli utenti dovranno solo accettare oppure modificare o integrare in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

L’invio della dichiarazione precompilata all’Agenzia delle Entrate potrà essere effettuato dai contribuenti a partire dall’11 maggio 2023 e la principale novità di quest’anno che riguarda questo modello è la possibilità di andare a delegare una persona di fiducia online o in videocall.

Ecco qui di seguito, dunque, tutte le informazioni che riguardano la dichiarazione precompilata 2023.

Precompilata 2023: ecco quali sono le novità che sono state comunicate dall’Agenzia delle Entrate

Attraverso il suddetto comunicato stampa che è stato pubblicato da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’amministrazione finanziaria ha annunciato le novità e tutte le informazioni che riguardano la dichiarazione precompilata 2023, comunicando quanto segue:

“Precompilata 2023 ai nastri di partenza: dal pomeriggio di martedì 2 maggio le dichiarazioni già compilate dall’Agenzia delle Entrate potranno essere consultate, mentre da giovedì 11 maggio sarà possibile accettare, modificare e inviare il 730 e il modello Redditi. Le dichiarazioni quest’anno saranno ancora più semplici da utilizzare, grazie anche alla possibilità, a partire dal prossimo 20 aprile, di delegare una persona di fiducia sia online che in videocall“.

Per quanto i dati che vengono trasmessi e che sono messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per la compilazione della dichiarazione dei redditi in forma precompilata, questi ultimi sono aumentati dell’8% rispetto all’anno precedente, superando la quota pari a 1 miliardo e 300 milioni.

I suddetti dati, in particolare, sono suddivisi nel seguente modo:

  • più di 1 miliardo, pari all’80% del totale, riguardano le spese sanitarie;
  • 99 milioni riguardano i premi assicurativi;
  • 73 milioni riguardano le certificazioni uniche (CU) di lavoratori dipendenti e autonomi;
  • 11 milioni riguardano i bonifici per le ristrutturazioni;
  • 8,5 milioni riguardano gli interessi passivi sui mutui;
  • 6,5 milioni riguardano le spese scolastiche;
  • la restante parte riguarda:
    • i nuovi dati che sono stati inseriti all’interno della dichiarazione precompilata 2023, ovvero:
      • le spese per i corsi post-diploma presso istituti statali di alta formazione e specializzazione artistica e musicale;
      • le spese per i canoni di locazione;
      • le spese di intermediazione per l’acquisto di immobili adibiti a prima casa.
    • i dati che erano già presenti negli scorsi anni, ovvero:
      • i contributi previdenziali e assistenziali;
      • i contributi versati per i lavoratori domestici;
      • le spese universitarie;
      • le spese per gli asili nido;
      • le spese per gli interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico.

Come accedere e qual è la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate

Le scadenze che sono previste per la presentazione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione dei redditi 2023 con i dati già precompilati sono le seguenti:

  • il 2 ottobre 2023 per i contribuenti che inviano il modello 730;
  • il 30 novembre 2023 per i contribuenti che inviano il modello Redditi PF.

Per poter effettuare l’accesso alla dichiarazione precompilata 2023, a partire dal 2 maggio, il contribuente deve autenticarsi all’interno della propria area riservata presente sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, mediante l’utilizzo delle proprie credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta di Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

Qualora si abbiano dei dubbi riguardo quale modello bisogna presentare all’Agenzia delle Entrate, in un altro articolo di approfondimento, che abbiamo pubblicato sempre qui su Tag24, viene spiegato come fare la scelta giusta tra il modello 730 e il modello Redditi PF.

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