Superbonus, è ufficiale la cessione dei crediti d’imposta e dello sconto in fattura in 10 anni con comunicazione da presentare a partire dal 2 maggio 2023. Il direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha infatti posto la firma al provvedimento del cosiddetto “spalma-crediti”, con possibilità di allungare il periodo di rateizzazione dei crediti d’imposta. La comunicazione va fatta sul portale dell’Agenzia delle entrate a partire dal primo giorno lavorativo di maggio prossimo. I contribuenti devono prestare attenzione nella procedura telematica perché l’istanza non può essere né annullata, né rettificata.
Superbonus cessione crediti in 10 anni, arriva l’ufficialità: cosa c’è da sapere
Superbonus cessione crediti in 10 anni, è arrivata nella giornata di oggi, 18 aprile, l’ufficialità dell’Agenzia delle entrate con firma del direttore generale Ernesto Maria Ruffini. Il provvedimento era atteso per dare il via al meccanismo del cosiddetto “spalma-crediti” che consente di allungare le rate fino a 10 anni, andando a compensare un importo inferiore a vantaggio di chi abbia meno capacità fiscale. Con il decreto si fissa al 2 maggio 2023 la data a partire dalla quale i contribuenti possono entrare nella piattaforma dell’Agenzia delle entrata per effettuare la relativa comunicazione di fruizione del maggior tempo concesso per rientrare delle spese sostenute per gli interventi. Rispetto alle vecchie regole, dunque, il superbonus passa dai quattro ai dieci anni di compensazione.
Superbonus, bonus sisma e barriere architettoniche: quali crediti possono essere allungati a 10 rate?
I crediti d’imposta per i quali è possibile allungare le rate del superbonus sono quelli ceduti o per i quali sia stata effettuata l’operazione di sconto in fattura. Oltre al superbonus, il decreto 11 del 2023 in pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, ammette allo “spalma-crediti” di 10 anni anche il bonus sisma e il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Mediante l’allungamento, possono essere ammessi alla compensazione nel modello F24 i crediti relativi alle spese sostenute in superbonus nel 2022 e i residui degli anni 2021 e 2020. L’operazione consente di allungare i crediti – anche in corso di rateizzazione per la parte non utilizzata – per un numero di anni tale da abbassare la quota-rata. In questo modo, si consente anche chi ha una capienza fiscale più limitata di non perdere parte del bonus per l’incapiente plafond fiscale.
Superbonus cessione crediti in 10 anni: come fare la comunicazione?
L’apertura della piattaforma dell’Agenzia delle entrate per la comunicazione dei crediti in 10 rate annuali avverrà a partire da mercoledì 2 maggio 2023. Per i contribuenti che si avvalgono degli intermediari fiscali, si può presentare domanda a partire dal 3 luglio prossimo. Una volta fatta la comunicazione dello spalma-crediti, non è più possibile tornare indietro. La comunicazione, infatti, come precisa l’Agenzia delle entrate, è immediatamente efficace e non può essere oggetto di annullamento o di rettifica. Pertanto, il contribuente può procedere con la rateizzazione in 10 anni della parte residua di ciascuna rata annuale dei crediti d’imposta. L’Agenzia ammette alla rateizzazione anche i crediti e gli sconti non compensati con modello F24 e i crediti maturati dall’applicazione dello sconto in fattura.
Quali crediti devono essere comunicati all’Agenzia delle entrate?
Ai fini della comunicazione, il contribuente deve considerare i relativi crediti e le comunicazioni già avvenute in ambito di superbonus. In particolare, la rateizzazione in 10 anni deve tener presente:
- per il 2022 e anni successivi, dei crediti relativi a cessioni e sconti in fattura comunicati all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022;
- sui crediti relativi al 2023 e anni successivi, delle comunicazioni inviate all’Agenzia delle entrate di cessione credito e sconto in fattura dal 1° novembre 2022 al 31 marzo 2023. Rientrano in questo punto anche le comunicazioni effettuate sul bonus sisma e bonus abbattimento barriere architettoniche.