Il direttore generale della Fiorentina Joe Barone chiede un incontro con l’Atalanta per tentare di mettere pace dopo l’ennesimo litigio al termine della gara. Dopo il pareggio per 1-1 è scattato un duro confronto fra le due squadre rientrate negli spogliatoi con il dirigente viola che è intervenuto per cercare di sedare gli animi. Non è la prima volta che al triplice fischio ci sta tensione fra le due squadre. Lo scorso anno a Bergamo durante la partita ci furono ripetuti cori razzisti da parte della curva nerazzurra indirizzati soprattutto a Dusan Vlahovic che ancora vestiva la maglia viola. Nella gara di ritorno invece fu Gasperini a lamentarsi dell’atteggiamento provocatorio avuto per tutta la partita da parte dei sostenitori della Fiorentina seduti alle spalle della sua panchina. Insomma nervi tesi a cui bisogna trovare un rimedio.

Joe Barone chiede un confronto all’Atalanta

Gli ispettori della procura hanno riportato che sulle scale che dal piano spogliatoio della Fiorentina portano al piano spogliatoio dell’Atalanta il ds dei viola Daniele Pradè, circondato da tesserati della Fiorentina che cercavano di riportarlo nei propri spogliatoi, urlava nei confronti dell’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini. Contestualmente si sentivano le urla del tecnico orobico nei confronti di Pradè. Proprio in quel momento è arrivato Joe Barone che con toni pacati si recava presso lo spogliatoio dell’Atalanta dove chiedeva ai dirigenti notizie sull’accaduto. Il direttore sportivo nerazzurro Toni D’Amico ha risposto prima in modo pacato per poi alzare il tono della discussione. Nel confronto si è quindi inserito anche il dg dell’Atalanta Umberto Marino.

Il direttore generale della Fiorentina era presente al Premio Fair Play Menarini e ha provato a ricostruire il parapiglia scoppiato nella pancia del Franchi: “Non è facile parlarne perché c’è un processo della procura federale. Io sono entrato nello spogliatoio dell’Atalanta per cercare di calmare la situazione ma poi è successo quello che è successo. Ieri è stata un partita molto tesa e non è stata un esempio di fair play. Lasciamo ai componenti federali le decisioni finali in merito. Nel calcio e nella nostra Serie A abbiamo bisogno di fair play. Quando siamo andati a Bergamo io e Commisso, e Vlahovic due anni prima, abbiamo subito episodi di razzismo. Tutte le squadra, ma soprattutto Fiorentina e Atalanta devono parlare per calmare la tensione per il prossimo incontro”.

La Conference League e lo stadio

Accantonato il campionato, giovedì ci sarà la gara di ritorno di Conference League dove la Fiorentina ha ipotecato il passaggio del turno con l’1-4 in casa del Lech Poznan. “Abbiamo fatto tanto per cercare di vincere la partita. Abbiamo una squadra in ottima forma e abbiamo un turnover importante. Quella di giovedì è una sfida importante per noi, non da sottovalutare. Siamo una realtà molto seria in Europa, ma c’è anche il futuro e siamo in lizza in tre competizioni. Non voglio vedere la Conference League, dobbiamo andare avanti una partita dietro l’altra. Vogliamo migliorare tramite aumento dei ricavi, sul giorno gara c’è una grande differenza di valori tra noi e l’Inghilterra. Mi auguro che gli Europei del 2032 siano assegnati all’Italia così potremo avere un futuro migliore anche con gli stadi nuovi“.

E a proposito di stadio, si attende ancora una risposta dal Comune di Firenze per quanto riguarda il Franchi ma a breve sarà pronto il Viola Park: “Come avete visto abbiamo già tolto le gru e questo signIfica che siamo quasi alla fine dei lavori. Il ritiro sarà fatto lì e stiamo lavorando con il comune di risolvere la questione su dove giocheremo. Impensabile giocare due anni fuori dalla città, non si è mai visto una cosa simile nel mondo. Ormai è un anno che chiediamo quale è il futuro della Fiorentina, non può essere un futuro dove andiamo sempre a perdere. Vogliamo sapere il costo della concessione del Franchi. Mi auguro che il Comune ci comunichi il tutto il prima possibile. Commisso sta dando moltissimo alla Fiorentina e alla città di Firenze“.