Visita a sorpresa da parte di Vladimir Putin nelle regioni di Kherson e Lugansk: il presidente russo si è recato nei territori della guerra in Ucraina per incontrare le truppe impegnate nell’operazione militare speciale. Lo ha reso noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Peskov ha voluto mettere a tacere le ipotesi avanzate dai giornalisti, secondo i quali la visita in questione sarebbe avvenuta già tempo fa.

La visita ha avuto luogo ieri. È vero che il presidente ha detto che stavamo celebrando la Pasqua quando ha presentato un’icona come regalo. Ma la Pasqua dura 40 giorni. Soprattutto perché questa è la settimana di Pasqua. Alcune persone si sono erroneamente attaccate a questa frase e hanno iniziato a fare ipotesi su ciò che non è accaduto.

Dopo gli auguri di rito ai soldati per la Pasqua ortodossa, Putin ha donato loro alcune icone. Il presidente russo si è recato sul posto in elicottero. Si è trattato della sua prima visita nelle due regioni ucraine. In precedenza, lo scorso 19 marzo, Putin aveva visitato Mariupol.

Con lui, come confermato dal portavoce, non c’erano il ministro della Difesa Sergey Shoigu e il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov. I due sono rimasti in Russia per motivi di sicurezza. Hanno partecipato in collegamento video alle conferenze tenutesi nelle due regioni ucraine.

Il presidente sta visitando le nuove regioni con maggiore frequenza. Sta ispezionando il personale militare e riceve informazioni aggiornate sui progressi dell’operazione militare speciale sul campo. Questo è importante per il comandante supremo in capo. È così che svolge il suo lavoro.

Guerra in Ucraina, dopo la visita di Putin bombardata la zona del mercato di Kherson

Nel suo incontro con i soldati, il capo del Cremlino ha anche ascoltato i rapporti delle alte cariche e invitato i militari ad esprimere la loro opinione sulla situazione in Ucraina.

Poche ore dopo la visita di Putin, l’esercito russo ha bombardato la zona del mercato nel centro di Kherson. Il leader di Mosca si era recato proprio poco distante, per la sua visita al quartier generale russo del battaglione Dnepr. Un primo bilancio parla di sei civili rimasti feriti nell’attacco. La fonte è il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, citato dai media nazionali.

Secondo l’esercito ucraino, le truppe russe hanno attaccato per 57 volte nelle ultime 24 ore il territorio regionale. Impiegate armi di artiglieria, droni e aviazione.

Vertice tra ministri Difesa russo e cinese. Mosca convoca ambasciatori di tre Paesi per “interferenze negli affari interni”

“Gravi interferenze negli affari interni della Russia” e “attività che non corrispondono allo status diplomatico”. Queste le motivazioni con cui gli ambasciatori di Stati Uniti, Gran Bretagna e Canada hanno ricevuto una convocazione dal ministero degli Esteri russo.

Nel mirino del ministero ci sarebbero alcune dichiarazioni degli ambasciatori dei tre Paesi in merito alla condanna dell’oppositore russo Vladimir Kara-Murza. Un’ipotesi in un certo senso confermata da Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, la quale aveva definito le azioni degli ambasciatori “un’interferenza diretta negli affari interni della Russia“.

A Mosca, intanto, è in corso un vertice tra il ministro della Difesa russo e il suo omologo cinese. Sergei Shoigu e Li Shangfu concordano sul fatto che la cooperazione militare tra i due Stati rappresenti una forza “stabilizzante” nel mondo. Li ha dichiarato che la sua visita a Mosca mira a “dimostrare al mondo esterno” la “ferma determinazione a rafforzare la cooperazione strategica tra le forze armate cinesi e russe”.

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