Javier Zanetti, vicepresidente dell’Inter, è stato premiato dal torneo giovanile Manlio Selis e ha parlato della situazione e della stagione nerazzurra. L’ex bandiera e capitano ha affrontato diversi temi: dalla differenza di rendimento tra Serie A e UEFA Champions League, alla possibilità di accedere in semifinale fino al futuro di Simone Inzaghi e Romelu Lukaku. Javier Zanetti è stato intervistato da La Repubblica.
Zanetti: “Con il Benfica grande occasione. C’è una sola Inter”
Javier Zanetti ha parlato dell’Inter, che sta vivendo una stagione altalenante: vola in UEFA Champions League ma fatica in Serie A. “C’è un’Inter sola. Una sola, e molto forte – ha esordito il vicepresidente nerazzurro a La Repubblica – Anche se neppure noi sappiamo spiegarci una differenza di rendimento inaccettabile tra campionato e Coppe. Per me è una questione di testa, perché l’organico non si discute”. L’ex bandiera e capitano ha poi parlato del gruppo: “Ho ripetuto che dobbiamo essere una cosa sola, uniti e convinti. Mi aspetto una reazione d’orgoglio. Ho capito che i ragazzi sentono questa responsabilità. Nella mia carriera ho vissuto molti momenti del genere, so che la difficoltà si presenta all’improvviso e poi svanisce. E so che la prima risposta è sempre mentale, psicologica”.
Mercoledì 19 aprile l’Inter si giocherà l’accesso alle semifinali. Lo 0-2 maturato al Da Luz lascia ben sperare, ma Javier Zanetti non si fida e avverte: “A me piace parlare a freddo, e non smetto mai di farlo. Ho cercato di capire, di ascoltare. Alla Pinetina ci siamo poi ripetuti che da una situazione del genere si esce solo restando uniti. Non possiamo perdere compattezza. Ho totale fiducia, sono un positivo di natura. Detto questo qualla col Benfica è una partita essenziale per il presente e per il futuro. Guai fidarci dello 0-2 all’andata: se lo facciamo, avremo tutto da perdere. Un’opportunità enorme che non può sfuggire, e io sono convinto che ce la faremo. Ai nostri tifosi dico solo grazie. Non li deluderemo”.
“Inzaghi è un grande professionista. Lukaku deve reagire”
Il vicepresidente nerazzurro ha poi parlato di Simone Inzaghi: “Il mister è un grande professionista, ed è il primo a sapere che il nostro bilancio in campionato è insufficiente: non si possono perdere 11 partite – ha aggiunto Javier Zanetti – Ma la squadra la governa ancora, altrimenti non avremmo vinto la Supercoppa, non saremmo nei quarti di Champions e in semifinale di Coppa Italia”. Ha faticato, e tanto, anche Romelu Lukaku: “Tutta colpa del lungo infortunio. Per le sue caratteristiche fisiche, certi stop pesando tantissimo. Ora deve reagire: gli ho detto che gli siamo vicini, e che in questo finale di stagione i suoi gol potranno essere decisivi”.
Infine, un commento sul Napoli che sta vivendo una stagione incredibile: “Sono stati fortissimi, però non può essere questa la spiegazione. Anzi, dopo averli battuti a gennaio, alla ripresa del campionato, tutti pensavamo che sarebbe cominciata un’altra storia. Invece, purtroppo, è cominciata la nostra discontinuità. Nessuno se l’aspettava, cominciando dai giocatori: sto insieme a loro ogni giorno, e vi posso assicurare che i più delusi sono proprio i calciatori dell’Inter, sono loro i primi a non capire. Ma ora, partendo dal Benfica, serve una prova orgogliosa. Basta volerlo”, ha concluso il vicepresidente nerazzurro.