Dopo l’affondo diretto di qualche giorno fa, il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è tornato a bacchettare il Governo Meloni in una nuova intervista. Al suo interno, oltre ai punti di rottura, ci sono anche i temi programmatici pentastellati, quale la riforma del reddito di cittadinanza, l’inceneritore a Roma e lo Ius scholae.
Le ultime uscite del governo dimostrano la sua confusione. L’esecutivo si sta misurando con la sua inadeguatezza
Giuseppe Conte, ospite di Start su Sky Tg24
Focus dell’ultimo colloquio, sulla guerra in Ucraina l’ex-premier non fa grandi passi in avanti. La linea che vuole far passare è quella di un sostegno diplomatico e strategico, non più solo di carattere militare. Questa la “svolta politica” per cui l’Italia deve essere in prima fila:
Il sostegno alla popolazione ucraina rimane massimo. Noi abbiamo appoggiato le prime forniture di armi, ma siamo fortemente contrari alla strategia proposta da Washington
L’altro tema di forte divisione con l’Esecutivo è quello del Decreto Migranti, oggi al vaglio del Senato. Qui forse la rivalsa politica è ancora più potente, poiché consente all’attuale opposizione di dimostrare che gli slogan del centrodestra sugli sbarchi non siano stati rispettati una volta saliti al timone:
Possiamo acclarare pubblicamente che questo governo ha fallito sugli sbarchi? Diceva di avere la ricetta giusta, e accusava tutti gli altri governi di essere inadeguati: ma ha clamorosamente fallito
Il punto controverso della protezione speciale è la lama che affonda nel burro, con Conte che ricorda come fu Salvini a caldeggiare quella misura nel governo gialloverde:
La misura è stata rivista perché nell’applicazione si rivelò inadeguata e nel governo Conte II l’abbiamo ampliata. Ma deve continuare a esistere
Conte duro anche sul Rdc: “Battaglia ideologica del Governo Meloni”
Ancor più personale nel duello a distanza con il governo Meloni è l’abolizione del reddito di cittadinanza, la cui riforma è attesa in Aula prossimamente.
Il Rdc è stato distrutto per puro accanimento ideologico. Il governo ora lo toglie ma non offre nulla al suo posto, danneggiando le categorie dei più fragili
Ultima battuta sullo Ius scholae (“E’ una battaglia del Movimento 5 Stelle”), ossia il diritto di cittadinanza prima del compimento dei 18 anni, e sull’inceneritore a Roma. Qui l’appello è una mano tesa al Pd (di cui è espressione il sindaco Gualtieri, favorevole all’opera), affinché ci sia un voto congiunto nell’odg presentato dai grillini alla Camera rispetto al Pnrr.