Un giro di affari di circa 3 milioni di euro intorno ad appalti truccati per la realizzazione di infrastrutture delle forze armate, coinvolti militari dell’Aeronautica e civili.
Appalti truccati e tangenti nelle forze armate, 39 indagati di cui 12 nell’Aeronautica
Nuovo caso di corruzione in Italia, scoperto grazie a una maxi operazione condotta dai carabinieri e dalla polizia militare A.M. di Ciampino. L’indagine riguarda gli appalti, che sarebbero risultati truccati, per la costruzione di infrastrutture delle forze armate: un giro di tangenti per un valore di circa 3 milioni di euro.
L’operazione ha portato all’arresto di 14 persone, a 10 ordinanze di obbligo di dimora e all’inserimento nel registro degli indagati di altre 15 soggetti. Di queste 39 persone, 12 sono militari in forza all’Aeronautica. Altre 12, invece, sono civili, lavoratori – in veste di titolari o dipendenti – di aziende che si occupano di edilizia.
I reati di cui sono accusati, supportati da gravi indizi di colpevolezza, sono:
- turbata libertà degli incanti;
- frode nelle pubbliche forniture;
- corruzione per l’esercizio della funzione;
- falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Suddetti reati sarebbero stati commessi in un periodo tra i maggio del 2017 e il gennaio del 2021.
A colpire, oltre al coinvolgimento diretto dei militari, è la vasta portata dell’operazione, che ha interessato diverse città del territorio italiano, da Roma a Napoli, da Latina a Caserta, passando per Viterbo e Chieti e fino a Grosseto e Ravenna. I reati, infatti, sono stati commessi nella provincia di Roma, a Ciampino, Vigna di Valle, Pratica di Mare e Furbara; a Montecastrilli in provincia di Terni, a Borgo Piave in provincia di Latina, a Grazzanise in provincia di Caserta e a Somma Vesuviana in provincia di Napoli.
Le indagini da Napoli a Ravenna
Come si può dedurre dalla vasta estensione territoriale dei reati contestati, l’indagine ha avuto ramificazioni molto complesse.
L’origine risale a una delega della procura di Velletri che aveva lo scopo di controllare e verificare l’attività illecita di due militari. I due membri del 2° Reparto Genio A.M. di Ciampino erano, infatti, titolari di una società nel settore edilizio. Inoltre, gestivano gli appalti relativi alle opere di costruzione delle infrastrutture dell’Aeronautica. In seguito agli accertamenti, sono emersi movimenti di denaro singolari tra uno dei due e alcune ditte edili che avevano stipulato contratti per lavori con la forza armata, che hanno portato all’esigenza di approfondimenti, fino alla svolta di oggi.
Un caso di corruzione particolarmente fastidioso proprio perché va a riguardare esponenti delle forze armate e che si aggiunge a un malcostume purtroppo ancora molto diffuso nel nostro paese, come confermano le inchieste recenti sulla Motorizzazione di Palermo, o quella scoperta dalla Guardia di Finanza tra Italia e Cina, per un giro di affari di circa 150 milioni di euro.