La Rottamazione quater permette di andare in pensione prima? Si può richiedere la ricostruzione dei contributi con la Rottamazione quater? Come funziona la Rottamazione quater ai fini delle pensioni? Come e quando è possibile utilizzare i contributi pagati con la Definizione agevolata ai fini previdenziale? Andare in pensione e pagare i debiti è possibile grazie alle norme contenute nella Rottamazione delle cartelle esattoriali quater. Non solo. Si tratta di sfruttare la possibilità di mettersi in regola e andare in pensione. Vediamo come funziona.
Rottamazione quater: 3 buoni motivi per pagare e andare in pensione
Pagare le cartelle esattoriali per oggetto contributi previdenziale in forma agevolata, significa non perdere contributi utili ai fini previdenziali, oppure, per i pensionati si traduce nella possibilità di richiedere un assegno INPS più alto.
Il discorso è estremamente semplice, la Rottamazione quater delle cartelle esattoriali permette di sanare la posizione debitoria, se sono presenti dei contributi previdenziali evasi, si ricorre alla formula agevolata per regolarizzare una doppia posizione. In sostanza, si azzera il debito con il fisco e si cancellano i debiti INPS.
Se il pensionato richiedere l’adesione alla Rottamazione quater per contributi non pagati, successivamente può integrare la sua posizione previdenziale con nuovi elementi richiedente una rivalutazione dell’importo pensione. Diversamente, potrebbe richiedere la pensione proprio grazie alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali.
La Definizione agevolata permette di andare in pensione prima?
L’omissione contributiva è la prima causa della mancata erogazione del trattamento economico previdenziale.
Fortunatamente, il governo Meloni ha introdotto la nuova Rottamazione quater delle cartelle esattoriali, permettendo a tanti contribuenti di sanare la propria posizione debitoria, per cui permette di regolarizzare anche le omissioni contributive pregresse.
Tuttavia, c’è una considerazione da fare sullo Stralcio dei debiti fino a mille euro eseguito nei limiti della normativa vigente fino all’anno 2015. In questo caso, la cancellazione contributiva non permette di maturare una contribuzione utile ai fini previdenziali.
Diversamente, la Rottamazione delle cartelle esattoriali apre una porta sulla pensione. Infatti, la nuova Definizione agevolata prevede la possibilità di sanare i debiti fino alla data del 30 giugno 2022, senza corrispondere eventuali spese di interessi, sanzioni e aggio.
Come funziona la Rottamazione quater ai fini delle pensioni?
Molti i contribuenti che vantano delle pendenze con l’INPS, debiti contributivi che non permettono di collocarsi in pensione.
La domanda di adesione alla Rottamazione quater in scadenza il 30 aprile 2023 per i ruoli contributivi, potrebbe permettere di andare in pensione a 67 anni con almeno 20 anni di contributi. E, ancora, maturare 41 o 42 anni e 10 mesi per la pensione anticipata ordinaria.
La misura agevolativa consente di ottenere un taglio netto sull’importo da pagare. In sostanza, spesso, le voci interessi, sanzioni e aggio maturate nel corso degli anni rappresentano una parte molto rilevante del debito esattoriale, per questo aderendo alla Definizione delle cartelle si ottiene un vantaggio inteso come maggior risparmio sulle somme da pagare.
Avendo la possibilità di falciare (quasi) della metà la cartella esattoriali, si riducono i debiti INPS. Nello stesso tempo, aumenterà la possibilità di andare in pensione o di richiedere un assegno INPS molto più alto, grazie alla regolarizzazione contributiva avvenuta anche in un tempo successivo alla data effettiva di versamento.
Andare in pensione e pagare i debiti e richiedere la Ricostituzione
In sostanza, il contribuente che richiedere l‘adesione alla Rottamazione quater sulle cartelle esattoriali avente per oggetto versamenti contributi non regolarizzati in precedenza, ottiene non pochi vantaggi sia sotto il profilo di risparmio per la regolarizzazione della propria posizione debitoria nei confronti del fisco. Ma, maggiormente, inteso come innesco di una possibilità di pensionamento che potrebbe non attivarsi per l’insufficienza contributiva prevista per la misura di cui si richiede l’adesione.
Infatti, parliamo, dei contributi non pagati e, quindi, non utilizzabili dall’Ente nazionale di previdenza sociale ai fini del rilascio di un trattamento previdenziale. Diversamente, avviando un piano di pagamento delle somme dovute per la Rottamazione quater a titolo di versamenti contributivi, si può richiedere la ricostruzione della pensione o presentare la richiesta per l’accesso al trattamento.
In sostanza, attraverso la ricostruzione l’Ente procede al ricalcolo dell’assegno previdenziale, tenendo conto dei nuovi elementi contributivi emersi in seguito del pagamento della Definizione agevolata.