La Francia sta vivendo un momento di scioperi continui e in questo clima Parigi si prepara ad ospitare le prossime Olimpiadi nel 2024. Per stabilire le regole e le procedure di organizzazione dei Giochi, seppur con qualche polemica, il Parlamento francese aveva votato la legge Olimpica. A distanza di qualche giorno però, i deputati dell’opposizione hanno annunciato il ricorso rispetto al testo approvato.
Parigi 2024, l’opposizione contro la legge Olimpica
Poco più di un anno alle Olimpiadi che saranno disputate a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto del 2024. La Francia si prepara ad ospitare l’evento sportivo per eccellenza. Per organizzare al meglio la gara e per stabilire le regole e le procedure da attuare, è stato introdotto il testo di legge del governo “relativo ai giochi olimpici e paralimpici del 2024”. Una misura giuridica con l’obiettivo primario di garantire la sicurezza degli atleti, degli spettatori e di tutti coloro che saranno coinvolti nell’evento.
Una legge che, prima ancora di essere votata, aveva già attirato polemiche e discussioni accese. A distanza di qualche giorno, i deputati della sinistra radicale de La France Insoumise e gli ecologisti hanno annunciato oggi la presentazione di un ricorso al Consiglio costituzionale contro il testo di legge in questione. Tra le motivazioni presentate, secondo l’opposizione, la convinzione che alcune misure di sicurezza contravverrebbero a “l’individualizzazione delle pene” e al “diritto al rispetto della privacy”.
Il testo di legge prevede, fra l’altro, un controverso esperimento, che era già stato campo di battaglia politico nei mesi scorsi. Il Senato ha infatti approvato una legge che consente la videosorveglianza aumentata. Alle prossime Olimpiadi, quindi, dovrebbero essere utilizzare immagini di macchine fotografiche e droni da fornire poi ad alcuni algoritmi che allerterebbero automaticamente le autorità in presenza di un evento potenzialmente a rischio. Si tratta di un metodo per analizzare movimenti di folla, abbandono di bagaglio o azioni potenzialmente rischiose. Una misura, secondo il governo, necessaria per prevenire eventuali attacchi terroristici.
Ma la lista degli eventi da mettere sotto sorveglianza non è fissata, e lo sarà soltanto in un secondo momento. L’esperimento potrebbe cominciare fin dalla promulgazione della legge e riguardare le “manifestazioni sportive, ricreative o culturali” di rilievo. La fine della sperimentazione è fissata teoricamente al 31 marzo 2025, ben al di là dei Giochi olimpici e paralimpici che termineranno l’8 settembre.
La legge prevede anche l’assegnazione delle responsabilità ai vari attori coinvolti come Comitato Organizzatore, autorità locali, forze dell’ordine, e altri attori. Inoltre, la legge Olimpica di Parigi 2024 rappresenta secondo il governo un importante strumento per la promozione dello sport come catalizzatore di sviluppo economico e sociale della regione.
Il pensiero dell’opposizione francese
L’opposizione francese però non è d’accordo con il testo approvato e ha annunciato il ricorso volto a revisionare il testo. Alla base della protesta dei politici di sinistra c’è soprattutto la necessità di preservare la privacy, evitando ritorsioni razziali. “Questa disposizione rappresenta una grave violazione delle libertà fondamentali di movimento e di manifestazione”, protestano i deputati, secondo i quali “un esperimento così pericoloso non può essere protratto al di là dei Giochi”. I ricorrenti si dicono preoccupati che un algoritmo possa considerare “che soltanto certe caratteristiche, come un particolare abbigliamento o un colore della pelle, siano più associabili ad un determinato rischio”. Il timore è quello di “una pratica potenzialmente discriminatoria e razzista”, si legge nel ricorso, secondo quanto riferito oggi da Le Monde.
Il progetto di legge prevede anche un rafforzamento delle norme antidoping, con test genetici mirati a individuare forme di doping genetico. Ma la mancanza di un previsto consenso all’analisi rappresenta, secondo i deputati, una violazione della privacy e delle libertà individuali.