Con un annuncio la Roma ha licenziato Pietro Berardi, Chief Executive Officer del club giallorosso dal novembre 2021 prendendo il posto di Guido Fienga che rimaneva come consulente esterno. Classe 1974, era stato scelto dalla famiglia Friedkin per gestire l’area corporate della società occupandosi dal settore commerciale al marketing fino ai digital media e all’amministrazione. Da Trigoria specificano come non ci sia alcuna correlazione con l’apertura delle recenti indagini della Procura di Roma sulle plusvalenze e che decisione di interrompere il contratto sia maturata negli ultimi mesi dopo che sono emerse visioni diverse con i Friedkin. La delega circa il nuovo stadio sarà presa in carico dal nuovo amministratore delegato, sul quale la proprietà è già al lavoro.

L’AS Roma informa che gli organi societari competenti hanno preso la decisione di terminare, con effetto immediato, ogni rapporto tra Pietro Berardi, il Club e le società appartenenti al Gruppo. La Società augura a Pietro il meglio per i suoi futuri incarichi“. Con questa nota il club giallorosso ha comunicato a sorpresa la fine del rapporto con il proprio amministratore delegato.

Roma licenziato Berardi, la carriera

Nato nel 1974, era arrivato al club giallorosso dopo una brillante carriera che lo ha visto lavorare in posizioni di rilievo presso prestigiose società di livello internazionale in tutto il mondo. Laureato all’Università Bocconi, ha iniziato il suo percorso come analista finanziario in Generali Assicurazioni nel Sud America. Dopo aver conseguito un MBA a Boston, ha proseguito la carriera presso Royal Dutch Shell in Europa, prima di trasferirsi nel settore dell’automotive, dove ha lavorato per oltre 15 anni in ruoli di leadership negli Stati Uniti sia per Fiat Chrysler sia per Nissan. All’inizio del 2020 era stato nominato Presidente e CEO di Pirelli in Nord America.

Questione stadio

In giallorosso si era esposto pubblicamente soprattutto per la vicenda stadio che lo ha visto più volte a dialogo con il Comune di Roma. “Sono orgoglioso di presentare a nome della Roma un progetto di rigenerazione urbana. Sarà uno stadio da 62 mila spettatori, il nostro obiettivo è avere entro la fine del 2023 il progetto definitivo, nel 2024 avviare i lavori ed essere pronti nel 2027. È una deadline sfidante, ma la nostra è una lucida follia. Deve diventare un polo attrattivo per i turisti e per i cittadini recuperando un’area che al momento non è utilizzata al meglio. Vogliamo dare una casa anche ai tifosi della Roma e di chi vuole giocarci. La famiglia Friedkin vuole proseguire da sola in questo progetto, non cerca soci. Dan e Ryan Friedkin sono direttamente coinvolti nel disegno. Appena sarà definitivo il sindaco Gualtieri sarà il primo a vederlo. L’agenzia sarà Populous che ha costruito anche lo stadio del Tottenham a Londra” aveva raccontato poche settimane fa Berardi.

Indagato nel caso plusvalenze

La Roma ha licenziato Pietro Berardi ma non sembrano esserci motivazioni legate all’indagine che la procura di Roma ha avviato in merito alle plusvalenze gonfiate utili a sistemare i bilanci che vede coinvolto l’ex amministratore delegato dei giallorossi. Nell’inchiesta sono stati indagati nove fra vecchi e attuali dirigenti della società di Trigoria: James Joseph Pallotta, il presidente americano (2012 al 2020), Umberto Maria Gandini, l’amministratore delegato (2017), Francesco Malknecht, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (2017), Mauro Baldissoni, vice presidente esecutivo (2019), Guido Fienga, Amministratore delegato (2019), Thomas Dan Friedkin, presidente (2021) e Ryan Patrick Friedkin, vice presidente (2021), Giorgio Francia, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (2021), Pietro Berardi (2019).

All’attenzione della magistratura capitolina sono finite le cessioni di Marchizza, Frattesi al Sassuolo; Tuminello all’Atalanta; Pellegrini alla Juventus; Cetin, Cancellieri e Diaby all’Hellas Verona. Inoltre sono di interesse investigativo gli acquisti di Defrel dal Sassuolo, Spinazzola dalla Juventus, Cristante dall’Atalanta e Kumbulla dall’Hellas Verona. Tutte operazioni contabilizzate dal 2017 al 2021. Le perquisizioni sono state effettuate nelle sedi di piazzale Dino Viola e in quella di viale Tolstoj.