Riforma bonus edilizi, sconti e cessione dei crediti: si farà e sarà un riordino delle agevolazioni fiscali rispetto a quelle già esistenti, a iniziare dagli incentivi per gli interventi in chiave antisismica e di efficientamento energetico. Si tratterà di sconti green, anche in linea e nei parametri della direttiva europea sulle case efficienti passata a marzo. Ma occorrerà fare in modo che le misure siano sostenibili anche per l’Erario e per il bilancio dello Stato. Ecco quali sono le maggiori novità in arrivo dopo la legge di conversione del decreto 11 del 17 febbraio 2023 che ha bloccato la cessione dei crediti per poi riaprirla entro specifici limiti.

Riforma bonus edilizi sconti incentivi quali novità in arrivo dopo lo stop alla cessione crediti

La riforma dei bonus edilizi è in cantiere e potrebbe avanzare nei prossimi mesi con novità che sono già nell’agenda del governo Meloni. Gli sconti sui lavori in chiave antisismica e di efficientamento energetico della case segneranno il cambiamento del patrimonio italiano, anche in vista del recepimento della direttiva “Case green” che ha passato lo step legislativo del Parlamento europeo nel mese scorso. Le indicazioni maggiori arrivano dal Documento di economia e finanza (Def 2023) che il Consiglio dei ministri ha approvato la scorsa settimana. Il Def, peraltro, richiama in particolare la transizione ecologica quale obiettivo della Missione 2 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), nella quale, quasi un terzo delle risorse dei fondi assegnati all’Italia – pari a 59,46 miliardi di euro – dovranno essere impiegati per gli obiettivi del Green Deal europeo, tra i quali figurano gli incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici.

Riforma bonus edilizi, obiettivi di efficientamento energetico case e riduzione rischio sismico

Nei fatti, il governo guidato da Meloni procederà a una revisione dei bonus, degli sconti e degli incentivi edilizi per combinare l’obiettivo dell’efficienza energetica con quello della riduzione del rischio sismico degli edifici. Superata, dunque, la fase critica legata alla gestione dei crediti d’imposta e dello sconto in fattura del superbonus 110% e degli altri bonus edilizi, l’esecutivo procederà a riordinare la materia che, nel corso degli ultimi anni, è stata frammentata da numerosi interventi legislativi e chiarimenti pratici dell’Agenzia delle entrate. Il riordino delle norme andrà a vantaggio anche di cittadini e contribuenti che, negli ultimi anni, si sono dovuti muovere tra le tante agevolazioni fiscali e sconti in vigore, non sempre spiegate in modo chiaro.

Sconti e incentivi edilizi proporzionali ai risparmi energetici, la proposta

Ad esempio, sul cambio delle caldaie vi è una combinazione e una varietà di bonus edilizi e di incentivi che derivano da interventi normativi e agevolazioni, ognuno dei quali con le proprie regole e i propri requisiti. Ciò che ha intenzione di fare il governo è procedere a una revisione di tutta la disciplina dei bonus edilizi che andranno anche aggiornati ai parametri più recenti. I bonus casa, dunque, dovranno essere riformati principalmente in chiave di transizione energetica come richiesto dalla direttiva europea “Case green”. Sui possibili contenuti della riforma degli sconti edilizi si è espressa anche l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) che ha suggerito un riordino delle norme relative ai bonus edilizi in modo da alleggerire le misure di agevolazione fiscale e offrire ai contribuente un quadro di interventi con regole chiare, prevedibili e di lungo periodo.

Riforma fiscale e incentivi Irpef sugli interventi edilizi: ecco le novità

Enea ha anche suggerito come riformare i bonus edilizi, prendendo in considerazione che l’entità dello sconto concesso al contribuente dovrebbe essere misurato in termini di risparmi ottenuti a seguito dei lavori edilizi. Dunque, per l’Enea, sarebbe importante che l’incentivo fiscale fosse proporzionato ai risultati in termini di risparmio energetico che si otterranno o che si stima di ottenere con i lavori edilizi. L’argomento della riforma dei bonus edilizi non può essere scisso, inoltre, dalla revisione del sistema fiscale e, in particolare, dell’Irpef. All’articolo 5 del disegno di legge delega fiscale – che dovrà essere approvato dalla Commissione Finanze alla Camera – si sottolinea che tra le priorità della riforma vi è quella adottare misure che tutelino “il bene casa”, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica e ridurre il rischio sismico degli edifici.