Napoli-Milan, le parole di Luciano Spalletti alla vigilia del ritorno dei quarti di finale di Champions League. Il punto più alto toccato dalla compagine azzurra in campo europeo avrà il suo apice nella sfida di domani ai rossoneri. Una partita che rievoca brutti ricordi per la squadra azzurra, sconfitta nettamente per 4-0 poco più di quindici giorni fa nella sfida di campionato. Domani si ripartirà dal risultato di 1-0 dell’andata e dalla voglia di riscrivere la storia del club partenopeo. Se i quarti di finale rappresentano il punto più alto sin qui raggiunto nella quasi centenaria storia della società campana, l’eventuale approdo in semifinale consentirebbe a Osimhen e compagni di entrare ulteriormente negli annali del Napoli. Intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia, l’allenatore degli azzurri Luciano Spalletti ha così presentato la sfida di domani tra il suo Napoli e il Milan: “Ci sono delle cose da sistemare, avendo giocato due volte in così poco tempo c’è modo di sistemare più dettagli. Bisogna trovare degli accorgimenti a delle cose che possono succedere dentro la partita, tipo queste ripartenze su cui il Milan ha qualità differenti rispetto ad altre squadre. Hanno qualità nel portiere che fa il regista difensivo”.

Successivamente, Spalletti spiega cosa potrà fare la differenza in occasione della sfida di domani: “La cura dei dettagli e l’attenzione è ciò che riuscirà a metterci in condizione di essere più bravi di loro. Di uscire non siamo contenti: sarà felice solo se passeremo il turno. Dobbiamo fare come nella partita d’andata, siamo usciti con qualche svantaggio ma non troppi. In generale la prestazione che mi aspetto è quella della partita d’andata.  Se siamo bravi a fare il possesso palla che ci mette nelle condizioni di trovare le nostre qualità, perché siamo una squadra che deve giocare a calcio. E’ difficile tirare fuori il colpo da soli se non c’è un comportamento di squadra di tutti. Credo che sarà così anche domani sera perché la squadra si merita di fare una bella prestazione”.

Napoli-Milan, le parole di Spalletti in conferenza stampa

Napoli-Milan, le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa. La squadra azzurra dovrà fare a meno di due pilastri della formazione titolare: Anguissa e Kim salteranno entrambi la gara per squalifica. Sulla possibile formazione titolare, l’allenatore dei partenopei ha dichiarato: “Juan Jesus ha già giocato questa competizione, è pronto a giocarla. Ndombele non ha quel minutaggio, Elmas ha caratteristiche più offensive e non è uno che lavora in tutto quello che bisogna fare da centrocampista strutturato per dare equilibrio, ma  lo fa con la solita disponibilità. Da queste defezioni si guadagna di più con Osimhen dentro, che qualche volta va lasciato uomo contro uomo. Il Milan viene a mordere, a pressare, è una squadra che gioca un calcio totale, moderno. Pioli è un grandissimo allenatore, ce l’ha fatto vedere. Nell’ultima partita hanno cambiato dieci calciatori e fatto comunque una buona prestazione”.

Sul rientro di Osimhen dal primo minuto, il tecnico ha aggiunto: “Abbiamo una rosa che ci ha permesso di arrivare fin qui. Non sono stati soltanto undici giocatori, altrimenti non avremmo un margine così ampio in campionato. Per raggiungere un calcio così ci vogliono anche gli allenamenti fatti bene, non solo le partite che ci sono solo ogni tanto e poi rischi di dimenticarti. Per essere pignolo posso aggiungere anche che nei 15 giorni prima del Milan, in cui ci mancava qualche calciatore, si è potuto perdere l’abitudine a fare quelle cose”.

Spalletti: “Il nostro rischio? La felicità infinita”

Il Napoli di Luciano Spalletti “vede” il terzo scudetto. Basterebbe questo traguardo, atteso in città da 33 anni, per proiettare la compagine azzurra nella storia del club. Ma la possibilità di continuare a fare strada in Champions League potrebbe regalare una dimensione ancora più speciale al gruppo azzurro: “Essere in Champions League, a questo punto, è già qualcosa di importante – ha commentato Spalletti -. Vogliamo andare avanti, vogliamo vincere, per cui giocheremo per vincere, senza fare troppi calcoli e mantenendo equilibrio. Poi vedremo dove saremo arrivati alla fine. Stare qui a difendere quanto successo finora vuol dire non credere di poter fare di più, invece noi crediamo di poter fare di più. Non c’è nessun rischio nella partita di domani, rischiamo la felicità infinita. Se si vince si va ancora più in là