Superbonus, in arrivo lo spalma-crediti in 10 anni relativo alla cessione dei crediti d’imposta e allo sconto in fattura. Per l’avvio dello strumento, già previsto dal decreto “Aiuti bis”, si attende il provvedimento dell’Agenzia delle entrate che potrebbe arrivare già nella giornata di domani, 18 aprile, prima di divenire definitivamente operativo. L’utilizzo delle cessioni dei crediti, la cui comunicazione sia avvenuta entro il 31 marzo 2023, verrebbe estesa, con scelta da effettuare direttamente sulla piattaforma dell’Agenzia delle entrate. Ecco come funzionerà lo strumento, già a partire dai primi giorni di maggio, e chi potrà beneficiarne.

Superbonus crediti sconto in 10 anni con la novità spalma-crediti: fornitori e cessionari possono allungare le rate

In arrivo lo spalma-crediti sul superbonus con rateizzazione in 10 anni di cessione dei crediti di imposta e sconto in fattura. Lo strumento consentirà di poter esercitare l’opzione scelta, allungando le rate sulle quali fare affidamento per rientrare delle spese effettuate sui lavori in superbonus. Già domani potrebbe arrivare la firma al provvedimento attuativo da parte di Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle entrate. I soggetti che abbiano effettuato la comunicazione al Fisco della scelta di opzione tra cessione crediti e sconto entro il 31 marzo 2023 potrebbero giovarsi di una rateizzazione più estesa dei bonus edilizi, fino a 10 anni. La stessa possibilità sarà scelta ai contribuenti che abbiano già iniziato l’uso delle rate.

Superbonus crediti sconto, quali sono i bonus che si possono allungare con spalma-crediti?

I cessionari e i fornitori del superbonus – e che quindi abbiano comprato i crediti o gli sconti in fattura – possono scegliere di diluire su un periodo più lungo le rate rispetto alla normativa precedente al decreto “Aiuti bis” che fissava il numero delle rate nel massimo di quattro. In questo modo, i cessionari avranno maggiore capacità fiscale nel procedere con la compensazione dei bonus mediante modello F24. Con l’attuale disciplina, le quattro rate (di uguale importo) di suddivisione del superbonus in compensazione potrebbe comportare – per i contribuenti con meno plafond fiscale – la perdita di bonus per la quota maggiore rispetto alla capienza fiscale annuale. Le rate che non si riescono a far ricomprendere nel modello F24, infatti, vanno perdute. Inoltre, il fornitore o cessionario non può procedere con il recupero di dette somme nell’anno (o nella rata) successivo.

Spalma-crediti, come fare e a cosa serve

Per tutti questi motivi, il decreto 176 del 2022 ha introdotto il meccanismo dello spalma-crediti del superbonus, consentendo anche ai contribuenti con più ridotta capacità fiscale di poter spalmare per importi più piccoli i crediti con le tasse da versare. La recente legge di conversione del decreto 11 del 17 febbraio 2023 ha esteso l’utilizzo dello spalma-crediti anche per il sisma bonus e il bonus di abbattimento delle barriere architettoniche. Il decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni. È importante precisare che le cessioni dei crediti e gli sconti in fattura oggetto dello spalmacrediti sono quelli già comunicati entro il termine perentorio del 31 marzo 2023.

Spalma-crediti superbonus su portale Agenzia delle entrate: ecco cosa sapere

Per poter comunicare le nuove rate del superbonus è necessario attendere il provvedimento attuativo dell’Agenzia delle entrate. Nel decreto sarà pubblicata la data a partire dalla quale si potrà presentare domanda di spalma-crediti e le condizioni per effettuare l’operazione. Grazie alle infrastrutture informatiche di Sogei, l’Agenzia delle entrate metterà a disposizione dei contribuenti la piattaforma online con la quale si potrà procedere con la comunicazione. Con tutta probabilità, la data di inizio della pratica sarà fissata per i primi giorni di maggio prossimo.