Gli esami del sangue sono uno strumento fondamentale per la sicurezza della nostra salute. Se fatte con costanza, ci permettono non solo di monitorare il nostro stato di salute, ma anche di prevenire e curare in tempo, delle patologie che altrimenti avrebbero tutti il tempo necessario per poter diventare gravi e in alcuni casi addirittura incurabili.
Esami del sangue: a chi rivolgersi
Per far in modi di avere un buono stato di salute sempre, è particolarmente importante, fare delle analisi del sangue, con una certa cadenza. Se non fate un controllo da diverso tempo, almeno due anni è già un “buon” campanello d’allarme”, potete rivolgervi sicuramente al vostro medico curante di famiglia.
Attraverso un semplicissimo prelievo venoso, è infatti possibile prevenire, ed eventualmente curare, le malattie più conosciute a carattere sociale. Pensiamo ad esempio ai vari tumori, al diabete o alle varie malattie cardiovascolari di cui soffre almeno sette persone su dieci.
Oltre a rivolgervi al vostro medico curante, potete dare uno sguardo alle varie iniziative della vostra città o quartiere, perché solitamente sono molte le iniziative, gratuite, che hanno lo scopo di informare, segnalare e condividere l’importanza delle prevenzione.
Cosa ci dicono gli esami del sangue
Effettuare con periodicità degli esami del sangue, oltre a monitorare la nostra salute in generale, può darci davvero tanti risultati. Vediamoli insieme in questo elenco di seguito:
- la salute generale dei nostri reni
- la condizione del nostro fegato
- eventuale anemia
- situazione dell’emocromo per eventuali problemi ematologici
- le varie funzioni del nostro metabolismo
- la presenza di diverse infezioni
Per rispondere quindi alla domanda iniziale, titolo di questo articolo “Esami del sangue: ogni quanto vanno fatte “, possiamo dire che in una persona, che gode di buona salute, il consiglio è di almeno una volta all’anno.
Chiaramente la scelta più saggia, resta sempre, come in tutti i campi, quella di affidarsi ad un vero professionista, in questo caso al proprio medico di famiglia. Dopo una corretta anamnesi, sarà lui stesso ad indirizzarci verso quali esami, più specifici e che fanno al nostro caso, eseguire.
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