Dieci anni fa la prima vittoria in carriera in MotoGP proprio in Texas per Marc Marquez, quando superò il compagno di Honda HRC Dani Pedrosa, ieri la seconda grande assenza sempre sullo stesso circuito. Il 1993 vinse il titolo all’esordio in MotoGP per poi ripetersi cinque volte fino al 2019 fino al 2020, quando dopo il grave infortunio di Jerez è entrato in un loop negativo dal quale fatica ancora ad uscire.
La Honda quest’anno sta faticando non offrendo prestazioni propriamente spettacolari, ma proprio ieri in Texas è riuscita a vincere con Ales Reins, complice la caduta di Bagnaia.
Nel frattempo a sostituire lo spagnolo c’è Stefan Bradl, che sta raccogliendo informazioni per lo sviluppo della moto visti i problemi che stanno affliggendo la Honda e che rischiano di compromettere una stagione ancora all’alba. Il tempo per migliorare c’è, ma non si possono perdere troppi punti lungo il tragitto.
L’ipotesi di Pedrosa sull’assenza di Marquez
C’è qualcosa in più ragioni personali credo. Mi sono trovato in situazioni simili, nelle quali è più la somma di tanti episodi a determinare un comportamento che va slegato dall’ultimo evento avvenuto. Non si può dare una spiegazione superficiale. Non posso spiegarlo meglio di così. Marc Marquez è mosso dalla grinta e dalla grande ambizione spero che si riprenda e che torni, io ero nel box a Portimao e quando ha centrato la pole position con un solo giro utile nel Q2 dopo aver guadagnato l’accesso alla fase finale in Q1 ero semplicemente sbalordito. Quando ha tagliato il traguardo ero a bocca aperta
L’otto volte Campione del Mondo non vince dal GP d’Italia del 2021, l’anno scorso ha collezionato solo un podio in Australia e nel neo-nato Mondiale 2023 dopo il primo podio nella sprint race in Portogallo l’infortunio che sembra lo terrà lontano ancora un po’ dalle piste.