Si è tenuto questa mattina al Cenacolo San Marco, il primo confronto ufficiale tra i sette candidati alla poltrona di sindaco di Terni, con Stefano Bandecchi che ha presentato i suoi piani per il futuro della città.

Confronto candidati sindaco di Terni, Bandecchi: “Terni si spopola perché non c’è lavoro”

Le elezioni per il sindaco di Terni entrano nel vivo, e Stefano Bandecchi, Segretario Nazionale di Alternativa Popolare, ha preso parte questa mattina al primo confronto tra i candidati sindaco.

Presenti presso il Cenacolo San Marco, oltre a Bandecchi, gli altri sei candidati alla carica di primo cittadino del comune umbro:

  • Orlando Masselli, candidato del centrodestra;
  • José Maria Kenny, candidato del Partito Democratico;
  • Claudio Fiorelli, candidato del Movimento 5 Stelle;
  • Silvia Tobia, candidata di Potere al Popolo;
  • Paolo Cianfoni, candidato della lista Alleanza degli Innovatori;
  • Emanuele Fiorini, candidato della lista Fiorini per Terni.

Dopo la presentazione delle liste che lo appoggeranno nella corsa elettorale che culminerà nella giornata del 14 maggio 2023, Bandecchi ha potuto confrontarsi con i suoi avversari politici sulla visione della città e le proposte da mettere in campo. In primo luogo, il tema del calo demografico, che Bandecchi collega a quello del lavoro. Dal punto di vista del presidente della Ternana Calcio, infatti, la città “si sta spopolando perché non c’è lavoro e non c’è impresa”.

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Confronto tra i candidati a sindaco di Terni, Bandecchi e i sondaggi: “Poco interessato, mi interessa solo il risultato finale”

Si passa, poi, al tema dei sondaggi.
Qualche giorno fa, il segretario nazionale di Alternativa Popolare aveva rimarcato la crescita “oltre le aspettative” dei consensi intorno alla sua candidatura, passati dal 13% al 25,7%. Ora dichiara di essere “molto poco interessato” ai sondaggi, ma di guardare solamente a “quello che succederà il 14 maggio”.

Bandecchi usa, inoltre, parole molto dure quando afferma che “l’organizzazione ternana fa schifo” – puntualizzando di non riferirsi “alla città o ai cittadini” – e ricorda il suo successo nel riuscire a introdurre la sanità privata nella regione.

“Senza essere sindaco, ma tantomeno ternano, ho fatto sì che la regione mandasse in città un addetto affinché tutti coloro che escono da un istituto ottico possano diventare professionisti subito. Si pensava che la sanità privata non potesse mai arrivare, ma grazie a me questo passaggio è stato fatto. Questa è la differenza tra chiacchierare e fare i fatti“.

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Il piano ‘300 mila’ per il rilancio di Terni

Dalla constatazione di una gestione deficitaria, dovuta a “un’incapacità mostruosa di agire sul territorio”, al suo programma di rilancio per il futuro di Terni. Bandecchi vede la ripartenza della città umbra passare attraverso il suo piano ‘300 mila’ (dal numero di abitanti che la città umbra dovrebbe ambire ad avere). Un piano che passa per il turismo – “Vogliamo portare la gente da Perugia e da Firenze a Terni” – e gli investimenti da parte di aziende e imprenditori.

“Solo così la città potrà crescere senza il bisogno di fare figli. Qui manca un’idea per il futuro”.

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La chiusura sul centrodestra di Terni che, secondo Bandecchi, “si è rovinato da solo quando non ha ricandidato Leonardo Latini” (sindaco uscente di Terni, n.d.r.), e con una frase che simboleggia il suo impegno per la città: “A Terni c’è molto da fare e per questo è una bella zona”.

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