Si riaccende la questione migranti in Italia, dopo le ultime dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di Matteo Salvini, rilasciate oggi a Pisa. Il vicepremier si trova attualmente nella città toscana per presenziare a un incontro organizzato dal presidente della Unione Industriale Pisana Andrea Madonna. Al termine dell’assemblea, presentata con il titolo di “Pisa e le infrastrutture e le infrastrutture della Costa”, il leader del Carroccio incontrerà i militanti del partito, per supportare la candidatura a sindaco di Michele Conti. A latere dell’incontro, dunque, Salvini ha prima rilasciato un commento riguardo al lavoro del governo nella gestione dell’emergenza migranti, ma poi si è scagliato contro le regioni a guida centrosinistra.
Il governo: maggioranza compatta nella gestione dell’emergenza
Il vicepremier ci ha tenuto a ribadire che il governo attualmente in carica, guidato da Giorgia Meloni, starebbe gestendo in assoluta armonia la questione legata agli sbarchi dei migranti irregolari nel nostro paese: “Stiamo lavorando in totale accordo con la maggioranza: accogliere chi scappa dalla guerra è sacrosanto, contrastare gli scafisti, trafficanti e malavitosi è altrettanto fondamentale per salvare vite.” Nessuna crepa, dunque, nei rapporti tra i tre partiti della maggioranza che, secondo il ministro delle Infrastrutture, starebbe procedendo in maniera coesa e decisa. Il riferimento, ovviamente, è all’ultima decisione del Consiglio dei Ministri sul tema, quella di promulgare, cioè, lo stato d’emergenza proprio per far fronte all’emergenza migranti.
Se però nell’esecutivo sembrano essere tutti d’accordo, Salvini si lascia andare a un duro sfogo nei confronti delle regioni a guida centrosinistra, che invece si starebbero mettendo in contrasto con quest’ultima decisione.Salvini contro le regioni di centrosinistra: “Non è un disturbo contro di me”
Il leader della Lega sembra infatti aver mal digerito la protesta che le regioni a guida centrosinistra stanno portando avanti negli ultimi giorni proprio contro lo stato d’emergenza e l’installazione di Centri di Permanenza per Rimpatri (CPR) in ciascuna circoscrizione territoriale. Secondo Salvini, quella delle regioni sembrerebbe essere più una battaglia ideologica portata avanti per motivi personali e di attacco nei suoi confronti, che una levata di scudi chiamata a proteggere i reali interessi del territorio. Il vicepremier, allora, invita a un confronto ragionato, che vada oltre i personalismi, augurandosi che il rifiuto dello stato d’emergenza e dei CPR non si trasformi in una crociata contro di lui.
Resta aperta, dunque, la questione migranti in Italia, nel giorno stesso in cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita di stato in Polonia, ha colto l’occasione di ricordare che la sfida necessita di essere affrontata sul piano europeo. Vedremo allora come le parole del presidente saranno accolte anche in Italia.