Una violenta rissa ha visto protagonisti i migranti tunisini e ivoriani che si trovano all’hotspot di Lampedusa. Come conseguenza dello scontro, due giovani sono rimasti feriti.

Rissa tra migranti all’hotspot di Lampedusa, feriti due ragazzi di 17 e 18 anni

Momenti di tensione, nella serata di ieri, tra i migranti che si ritrovano all’hotspot di Lampedusa, quando una rissa ha visto protagonisti tunisini e ivoriani.

A farne le spese sono stati due ragazzi giovanissimi, che hanno riportato ferite di arma da taglio al volto e al torace. Si è trattato, per fortuna, di lesioni lievi, subito medicate dal personale medico della struttura, senza che ci fosse bisogno, dunque, che i due venissero condotti in ospedale.
Secondo quanto si apprende, i due, riportati subito nella struttura di accoglienza di contrada Imbriacola, guariranno nel giro di pochi giorni.

Indagini a Lampedusa, da chiarire le cause della rissa

Le forze dell’ordine sono state subito informate dell’accaduto, ma sono ancora da chiarire i motivi che hanno portato allo scontro. Quel che è certo, è che non si tratta della prima volta in cui si verificano scontri all’interno del centro di accoglienza dell’isola siciliana.

Da un lato, la costante pressione che l’hotspot di Lampedusa è costretta a subire, non aiuta sicuramente a mantenere un clima distensivo al suo interno.
Il centro di accoglienza si trova sottoposto, infatti, all’ennesimo stress provocato, negli ultimi giorni, dai numerosi sbarchi avvenuti sulle coste dell’isola. Dopo gli arrivi dello scorso 9 aprile, ad esempio, il numero degli ospiti dell’hotspot era salito a 1847, a fronte di una capienza massima di soli 400 posti. Un dato che rende evidente quanto possa essere difficile mantenere l’ordine e la serenità all’interno della struttura.

A questo si deve aggiungere la considerazione che gli ospiti del centro appartengono a culture molto diverse tra loro. Un melting pot che sarebbe difficile far convivere serenamente in condizioni normali e che può portare a casi di scontri violenti come questo, nel momento in cui la situazione diventa difficile se non estrema come quella patita dai migranti, ormai quotidianamente, nella struttura presente sull’isola di Lampedusa.