Si allarga anche alla regione dell’Indo-Pacifico l’azione militare della Russia, che da qualche giorno ha attivato la sua flotta per una serie di missioni esplorative.
Questa mattina si è tenuto un importante incontro bilaterale a Mosca tra il presidente Vladimir Putin e il ministro della Difesa Sergei Shoigu. Stando alle agenzie russe, il capo del Cremlino avrebbe dato precise istruzioni sull’operatività della Marina in caso di escalation nel continente asiatico. Nel bilaterale, Putin ha comunque ribadito che la priorità dell’impiego delle Forze Armate rimane l’Ucraina, tuttavia il dossier sul Pacifico non va accantonato.
Gli armamenti della flotta nelle sue singole componenti possono ovviamente essere utilizzati anche nei conflitti in altre direzioni
Vladimir Putin
Da parte sua, Shoigu ha riferito al presidente sui progressi dell’ispezione della Flotta del Pacifico (TOF) condotta tra venerdì e domenica. Secondo il ministro, nell’ispezione sono coinvolti 25.000 militari, 167 navi da guerra e di supporto, tra cui 12 sottomarini, oltre a 89 aerei ed elicotteri. Il ministro ha dichiarato che nel corso delle manovre sono state elaborate le questioni relative alla stabilità di combattimento dei sottomarini strategici e alla loro prontezza nell’uso delle armi.
All’inizio le manovre di ispezione sono state condotte nei pressi delle Isole Kurill, al confine con le acque territoriali giapponesi. Sono state compiute anche diverse esercitazioni sottomarine di carattere difensivo, unite a utilizzo di artiglieria offensiva rispetto a possibili attacchi aerei.
La Russia attiva la flotta nel Pacifico, Giappone in allerta
Nella giornata di oggi, inoltre è previsto un incontro tra il ministro della Difesa cinese Li Shangfu e le Forze Armate russe a Mosca: un chiaro segnale del rafforzamento in tema di cooperazione militare tra Mosca stessa e Pechino. D’altronde, lo stesso Putin ha definito questo avvicinamento “strategico e fiduciario”. Tutto ciò, in concomitanza con il dispiegamento della flotta russa nel Pacifico, provoca timori soprattutto in casa Giappone.
Tokyo, alle prese con altre questioni interne (vedi tentato omicidio al premier Kishida) ed esterne (vedi presidenza del G7 sull’Ambiente), ha ricevuto la comunicazione da parte della diplomazia del Cremlino. Le esercitazioni dovrebbero proseguire fino a sabato 22 aprile, lo riferisce il portavoce di Stato.