Caso Negreira, la conferenza stampa del presidente del Barcellona Joan Laporta – Se in Italia tiene banco la questione plusvalenze e stipendi relativa alla Juventus, in Spagna continua a far discutere il caso Negreira relativo ad alcuni versamenti da parte del Barcellona all’ex vice presidente del Comitato Tecnico degli arbitri, José María Enríquez Negreira dal 2016 al 2018. Il presidente blaugrana Joan Laporta ha così deciso di parlare in conferenza stampa per chiarire la questione relativa alla bufera che sta colpendo la sua squadra.
Caso Negreira, le parole di Joan Laporta
In una conferenza stampa iniziata alle 11:10 circa, Joan Laporta ha spiegato la posizione del Barcellona sul caso Negreira. “Si tratta di fatti accaduti tanti anni fa, che non sono di competenza dell’attuale CdA. Stiamo subendo una gigantesca campagna diffamatoria a causa di conclusioni diffamatorie che non hanno nulla a che fare con la realtà. Posso affermare che il Barcelona non ha mai compiuto alcuna azione il cui scopo o intenzione sia quello di adulterare la concorrenza per avere un vantaggio sportivo. L’agenzia delle entrate non ha potuto dimostrare che i pagamenti effettuati avrebbero potuto incidere su alcun risultato . E non ha potuto dimostrarlo perché non era possibile“.
Laporta ha poi proseguito: “Questa è un’affermazione categorica. L’oggetto preciso della polemica è la consulenza tecnica arbitrale fatta da persone con una carriera nel mondo del calcio e nel mondo degli organi arbitrali. Ciò non costituisce di per sé nulla di illegale. E tanto meno qualcosa illegale nel procedimento penale. Una cosa è la consulenza tecnica e un’altra è che le persone ne abbiano approfittato. Il club sarebbe la vittima se fosse il caso che qualche persona fisica o ente privato avesse qualche interesse ad approfittarne. Il Barça sarebbe una vittima: non è stata individuata alcuna condotta penalmente rilevante riconducibile al reato di corruzione sportiva“.
“Tutti sanno che il Real è favorito dagli errori arbitrali”
Laporta ha poi attaccato il Real Madrid: “Tutti sanno che i Blancos sono un club storicamente favorito dagli errori arbitrali, il club del regime. Per sette decenni i presidenti degli arbitri sono stati ex membri del Madrid, ex giocatori o ex dirigenti. A volte, tutti contemporaneamente. Per 70 anni, quelli che hanno nominato gli arbitri che dovevano rendere giustizia. Che questo club si faccia avanti e dica che si sente danneggiato dal miglior periodo sportivo nella storia del Barcellona… È un esercizio di cinismo senza precedenti. Speriamo che questo processo li smascheri”.
Infine Laporta ha parlato anche di Tebas: “Ha mostrato una evidente mancanza di professionalità .Le accuse devono essere provate davanti a un tribunale. Viviamo in uno stato di diritto che ha tra i principi più basilari la presunzione di innocenza”. Una presunzione che, in questo caso, a livello mediatico, il Barça non ha avuto. Siamo stati condannati e linciati senza processo. Ci hanno condannato prima di giudicarci. Apprezzo invece il presidente Infantino, che non si è iscritto al linciaggio prima del processo”, ha concluso Joan Laporta, presidente del Barcellona che ha voluto chiarire la posizione del club sulla situazione Negreira.