Skin Shaming cos’è. Meno famoso del Body Shaming, ma da considerarsi un suo parente stretto, lo Skin Shaming sta invadendo sempre più i social network.

Skin Shaming: cos’è e come possiamo affrontarlo

Negli ultimi anni abbiamo sentito spesso parlare di tutte quelle azioni compiute per offendere una persona giudicandola per l’aspetto esteriore del corpo, nella definizione di Body Shaming. Ma ultimamente è arrivato lo Skin Shaming, che consiste nel burlarsi o, peggio ancora, offendere una persona per l’aspetto esteriore e per le imperfezioni della sua pelle.

Una recente indagine di “Dove Body Love 2023”, condotta col metodo WOA (Web Opinion Analysis) è stata rivelatrice. Sono stati presi in analisi oltre 1.200 utenti sul web, uomini e donne dai 20 ai 50 anni. Il risultato che oltre 6 persone su 10 sono state prese di mira sui social per le imperfezioni della pelle che possiedono. Si parla, quindi, del ben 62% del campione. La caratteristica del corpo che appare maggiormente presa di mira oggi dagli haters sul web è proprio la pelle (31%), seguita da peso (25%) e misure sproporzionate (20%). 

Particolarmente esposti a queste critiche, soprattutto sui social network, sono risultati le donne e i giovani, con commenti, post, story e anche con i messaggi in direct. Negli attacchi i temi sono ricorrenti: gli arrossamenti, l’acne, le cicatrici, le macchie.

Prendersi cura di sé

La cura di sé diventa risulta essere l’arma migliore per combattere lo “Skin Shaming”. Instillare positività è la migliore soluzione. Per il 59% degli utenti intervistati per l’indagine, è fondamentale rimanere focalizzati e sintonizzati sui propri bisogni, senza dare adito a stimoli esterni.

Se il 67% degli intervistati dice di prendersi cura del proprio aspetto per piacere a se stesso, il 56% ammette di farlo per essere accettato dagli altri. Da sottolineare anche che ben il 64% degli intervistati dichiara di prendersi cura del proprio corpo con consigli cha arrivano dal web e dagli influencer. Tra i modi preferiti dagli utenti per sentirsi meglio, il 50% ha sottolineato l’importanza di ritagliarsi un momento di silenzio tutto per sé.

Ma un dato che ci teniamo a sottolineare è che finalmente oltre la metà degli italiani ha espresso un giudizio positivo sul rapporto con la propria immagine. Un dato sicuramente in contrasto con quelli delle ricerche condotte post-pandemia e che ci fornisce uno scenario più roseo di quello che potessimo pensare. Iniziamo a relazionarci con la nostra immagine in maniera positiva.