Piera Maggio Pipitone è stata ospite a Domenica In nello studio di Mara Venier dove ha ripercorso alcuni momenti salienti della storia che da 19 anni coinvolge tutti gli italiani: la scomparsa di Denise. Era il 2004, quando la bambina, all’epoca aveva 3 anni, stava giocando nel cortile di casa della nonna ed è sparita senza lasciare traccia. Da quel momento sono iniziate le ricerche da parte della famiglia e di tutti coloro che si sono interessati alla vicenda diventata di ordine nazionale.

Oggi, la mamma di Denise chiede giustizia e lo fa attraverso ogni mezzo che ha a disposizione: giornali, televisione, social, manifestazioni. Ed è proprio nella puntata del 16 aprile 2023 di Domenica In che ha voluto lanciare un appello al governo Meloni.

Piera Maggio Pipitone ospite a Domenica In

Non è la prima volta che Piera Maggio Pipitone è stata invitata nello studio di Domenica In per parlare della vicenda che l’ha coinvolta in prima persona. Anche nella puntata di oggi 16 aprile, ha raccontato la storia della piccola Denise scomparsa nel nulla quel maledetto giorno di settembre 2004.

Quello tra Piera Maggio e la padrona di casa è stato un abbraccio spontaneo che ha commosso i presenti in studio e il pubblico che seguito la vicenda da casa. “Seguiamo da sempre la straziante vicenda di Denise e fino a quando io resterò qui continueremo a starti accanto. Sarei felice di raccontare un finale positivo, io e tutto il popolo di Denise che in questi anni ti è stato sempre vicino”. Così ha iniziato la puntata Mara Venier.

Poi la conduttrice ha mandato in onda un lungo servizio in cui sono state riportati tutti gli incontri avvenuti tra la mamma di Denise e la zia degli italiani. Sono passati diciannove anni e nessuno ha mai scoperto la verità sulla scomparsa della piccola di Mazzara del Vallo.

L’appello al Governo Meloni

Piera Maggio nel corso degli anni ha cercato di mantenere una certa compostezza, non hai mai perso la speranza di poter riabbracciare sua figlia. Secondo lei è ancora viva da qualche parte del mondo. Non si perde d’animo e continua la sua battaglia iniziata nel 2004, anno della scomparsa di Denise. Poi durante la puntata si è rivolta al governo Meloni, richiamando l’attenzione sulla commissione di inchiesta parlamentare sui bambini scomparsi. Ha affermato: “Non è facile andare avanti, c’è dolore dentro, cicatrici che non mi abbandoneranno mai ma noi andremo avanti sempre nella ricerca di Denise e per la verità”.

L’inchiesta parlamentare è stata voluta dalla mamma di Denise. “Finché non ci sarà una prova certa che Denise non è più in vita io andrò avanti nella sua ricerca, non mi possono lasciare sospesa nel vuoto. Ci devono aiutare, non smetterò di chiederlo – ha spiegato Piera Maggio – È stata sequestrata e quest’anno compirà 23 anni”.

Poi ancora: “Le malelingue hanno fatto di tutto per distruggermi, ho avuto tanti bastoni tra le ruote, non solo io ma anche il mio legale, e stiamo faticando ad andare avanti. C’è una sorte di non volere che noi andiamo avanti su questa verità – ha continuato – Io attendo la risposta sulla commissione di inchiesta da tutti i leader politici che si sono detti favorevoli, noi vogliano capire perché, tutti questi processi, vogliamo capire cosa è successo e cosa è che non è andato“.

Non si arrende: “I bambini non spariscono nel nulla, questa è una delle vergogne italiane a cui spero qualcuno metta fine. Però ci vuole l’impegno, l0impegno di tutti, perché noi da soli non ce la facciamo” ha concluso.

La pubblicazione del libro

Piera Maggio ha anche pubblicato un libro dal titolo “Denise, per te con tutte le mie forze”. Ed è proprio attraverso questo testo che la mamma di Denise ripercorre gli ultimi venti anni della sua vita, stravolta dopo la scomparsa della figlia.