C’è del malcontento in Ungheria, fra gli agricoltori: i contadini sono sul piede di guerra e il Paese guidato da Viktor Orban corre ai ripari vietando le importazioni di grano dall’Ucraina. Il prezzo del cereale ucraino infatti è nettamente più basso rispetto a quello dei suoi vicini, Polonia e Ungheria in testa.
Normalmente, il grano dell’Ucraina transiterebbe verso i paesi che lo comprano attraverso il Mar Nero. A causa della guerra scoppiata il 24 febbraio del 2022, il transito è diventato difficoltoso causando quindi problemi logistici. L’Europa ha infatti introdotto nessun dazio o quote per il loro grano in Europa senza dazi o quote. Una politica che, se da una parte agevola l’Ucraina, dall’altra danneggerebbe l’economia rurale di Polonia e Ungheria.
Anche l’Ungheria vieterà così le importazioni di grano dall’Ucraina e di altri prodotti agricoli dall’Ucraina fino al 30 giugno per proteggere gli interessi dei produttori locali. A darne notizia è l’agenzia di stampa ufficiale Mti.
“Le attuali tendenze del mercato potrebbero causare danni così gravi all’agricoltura ungherese che devono essere prese misure straordinarie per prevenirli”
, ha spiegato il ministro István Nagy, aggiungendo che l’Unione europea dovrebbe prendere misure e ripensare i corridoi di solidarietà.
Budapest si allinea così alla politica attuata dalla Polonia. Giorni fa infatti il ministro dell’Agricoltura, Robert Telu aveva dichiarato che il Paese avrebbe bloccato “temporaneamente” l’importazione di grano.