Continua a crescere in Ecuador il numero dei detenuti morti nel carcere a Guayaquil. Tra i reclusi è scoppiata ieri una maxi rissa sanguinosa all’interno della struttura penitenziaria più grande grande della nazione sudamericana. La procura ha “avviato un’indagine preliminare per identificare i responsabili della morte di 12 persone private della libertà, all’interno della Penitenciaría del Litoral, a Guayaquil”.
Ad essere rimasti coinvolti nella violenta vicenda sono stati i detenuti delle ali 3, 5, 8 e 9. Lo scontro è iniziato nel primo pomeriggio ed è durato fino alla tarda serata di ieri, quando dall’esterno si sono uditi colpi di arma da fuoco. La sparatoria è durata circa 4 ore e mezza e sono state utilizzate pistole da 9 mm e fucili. Già due giorni fa, 6 detenuti del reparto 5 del medesimo carcere sono stati trovati morti per impiccagione. Ronald Sanchez, direttore del penitenziario, ha asserito che non sono state registrate evasioni durante la maxi rissa.
Ecuador,12 detenuti morti nel carcere a Guayaquil: la richiesta dei familiari
Proseguono all’interno del carcere le operazione di identificazione delle vittime mentre le famiglie dei detenuti rimangono disperatamente in attesa di informazioni all’esterno. Le richieste di aggiornamenti da parte dei parenti si sono unite in un coro concitato e apprensivo. I familiari richiedono inoltre che il direttore del carcere si faccia vedere, comunicando la lista dei morti dei detenuti morti poiché: “non sono animali, sono esseri umani”. Questo il loro corale appello.
Il famigerato carcere è noto anche per il sovraffollamento: le condizioni carcerarie sono così precarie che in alcuni casi può raggiungere il 50% della capacità della struttura. Inoltre, in passato, la Penitenciaría del Litoral era già stata teatro di alcuni dei più grandi massacri registrati nelle carceri dell’Ecuador dal 2020,. Il bilancio parla di più di 450 detenuti uccisi a causa degli scontri tra bande rivali che all’interno delle prigioni si contendono il controllo.