Sono bastate appena due puntate della nuova stagione per accendere vecchie polemiche. Ancora una volta il senatore Gasparri si schiera contro Rocco Schiavone. L’esponente di Forza Italia e membro della commissione Vigilanza Rai è andato giù pesante nelle sue ultime dichiarazioni. Secondo Gasparri infatti il personaggio di fantasia interpretato da Marco Giallini: “Fa propaganda per l’uso di droga. Consiglia il vino abbinato alla marjuana”.

Gasparri contro Rocco Schiavone

Quinta stagione della serie tg targata Rai. Dopo appena due puntate, la prima andata in onda lo scorso 5 aprile e la seconda ieri, sul Rai2, si è accesa una pesante polemica. A smuovere le acque è il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri che si è schierato apertamente contro Rocco Schiavone.

La fiction, che racconta le gesta di un personaggio di fantasia, il commissario Rocco Schiavone appunto, ha scatenato l’ira del politico di centrodestra per i temi trattati. L’oggetto principale che ha scatenato la polemica è il modo con il quale si mostra soprattutto il consumo di droghe leggere, attraverso un linguaggio che ne minimizza gli effetti. Un comportamento che rischia di essere preso da esempio dalla fascia di telespettatori più giovani che sono appassionati alla serie tv. La preoccupazione di Gasparri nasce, come lui stesso ha dichiarato, dal fatto che queste puntate vadano in onda su Rai2 di venerdì sera, nel corso di quella che viene definita ‘fascia protetta’ e quando il canale raggiunge la sua massima visibilità.

Le parole del senatore Gasparri

Maurizio Gasparri non ha usato giri di parole, anzi è andato giù pesante rispetto alla fiction e alla direzione Rai. “Se servissero altri motivi per rendere urgente un cambio alla guida della Rai ripropongo, sapendo di sollevare i latrati di eserciti di sostenitori delle tesi sbagliate – ha detto il senatore di Forza Italia – la vicenda della fiction trasmessa venerdì sera da Rai 2, con l’immaginario commissario Schiavone, che in piena fascia protetta, propaganda l’uso di droghe e addirittura ‘consiglia’ con quale vino abbinare la marjuana che fuma”.  

Un attacco frontale quello del politico verso la serie di Rai2, che già prima della sua messa in onda aveva suscitato qualche perplessità. A tal proposito Gasparri ha aggiunto: “Non sono io un ‘retrogrado’. Sono dei pericolosi irresponsabili quanti usano la televisione, e addirittura il servizio pubblico, per propagandare le droghe. A forza di minimizzare e di ‘spacciare’ notizie false, si arriva a questo con la responsabilità evidente di tutti i dirigenti della Rai, dai massimi vertici a quelli delle fiction a tanti altri, che alzeranno le spalle ma non potranno sottrarsi a una condotta in palese contrasto con le leggi vigenti. Che ovviamente mi sono già attivato perché vengano applicate.

Ma il polverone alzato da Gasparri non ha coinvolto soltanto a chi ha deciso di mandare in onda la fiction o chi l’ha prodotta. Il componente della Commissione di Vigilanza Rai ha infatti condannato anche l’atteggiamento e alcune dichiarazioni di Marco Giallini, attore che interpreta il ruolo di Rocco Schiavone. Con buona pace anche della presunzione di un attore-imbonitore – ha concluso il politico – che ha usato varie interviste per rivendicare il suo triste ruolo di propagandista delle droghe”. Insomma un messaggio grave, quello trasmesso, secondo il senatore, soprattutto per la costruzione di una coscienza critica da parte dei giovanissimi.

Il riferimento di Gasparri rispetto a Giallini è a una vecchia intervista rilasciata dall’attore romano, protagonista della serie nel 2019. In quel caso l’artista aveva dichiarato: “A me hanno rotto le palle perché Rocco Schiavone si fa le canne. Cioè, è pieno di gente che prima pippa cocaina e poi alza il dito per giudicare una canna”.