La riforma delle pensioni è legge. Il Consiglio costituzionale ha approvato la riforma sulle pensioni voluta dal presidente francese, Emmanuelle Macron, che porta l’età pensionabile da 62 a 64 anni. Intanto, sabato 15 aprile i francesi, guidati dai principali sindacati, sono tornati in piazza con altre proteste per dire il loro no alla riforma delle pensioni voluta da Macron. Nei prossimi giorni il presidente parlerà alla nazione. Si registrano ancora diverse tensioni tra i manifestanti e la Polizia per le strade delle città francesi
Riforma delle pensioni, il discorso di Macron e le nuove proteste in piazza
È atteso per lunedì 17 aprile il discorso del presidente Macron alla nazione. L’inquilino dell’Eliseo si rivolgerà a tutti i francesi alle 20. Macron è sicuro che con il verdetto favorevole del Consiglio costituzionale riesce a rilanciarsi e a salire nei sondaggi. Ma nelle piazza, tra scontri cariche e fumogeni, si continua a protestare contro il Governo e la sua Riforma. Difficilmente tornerà a essere amato.
I sindacati promettono nuove proteste per giovedì 20 aprile
“La promulgazione notturna della legge non cambia affatto la nostra lotta. Non andremo avanti fino a quando questa legge non sarà abbandonata “, hanno affermato in un comunicato stampa congiunto le principali sigle sindacali francesi Cgt-Cheminots, Unsa-Ferroviaire, Sud-Rail e Cfdt-Cheminots, che dal 7 marzo stanno portando avanti uno sciopero a oltranza contro la nuova riforma. I sindacati prima dei cortei del Primo maggio, hanno proposto” come una “tappa preparatoria”, ossia “di fare del prossimo 20 aprile una giornata di manifestazione della rabbia ferroviaria, anche in un quadro interprofessionale”, come riporta Le Figaro.
Proteste a Rennes
È cominciata in place de la Republique a Rennes la manifestazione di protesta. Alla partenza del corte i manifestanti erano tranquilli, ma poi la testa del corteo è cambiata e si sono posizionai alcuni manifestanti che indossano passamontagna e maschere da sub.
Veran: “Riforma in vigore dal 1 settembre”
La Riforma delle Pensioni entrerà in vigore il primo settembre. “La data di settembre è stata mantenuta”, ha annunciato Olivier Veran, portavoce del Governo, su TF1, spiegando che l’età legale di pensionamento sarà gradualmente innalzata a 64 anni. “Non è un’applicazione diretta e brutale, è molto progressiva. Alla fine di questo quinquennio, l’età legale sarà di 63 anni”, ha spiegato. Bisognerà aspettare “i prossimi cinque anni” perché venga portata a 64 anni.
Borne: “La riforma pensioni ha finito il percorso democratico”
Al Consiglio nazionale di Renaissance (partito del presidente Emmanuel Macron) la premier francese Elisabeth Borne è così tornata sulla questione che sta tenendo banco in Francia: “La riforma delle pensioni è arrivata alla fine del suo percorso democratico. Non ci sono né vincitori né vinti […] Una riforma che richiede sforzi, ma necessaria per il futuro del nostro sistema a ripartizione”.