Giorgia Meloni ha concluso positivamente la sua prima giornata in Etiopia. Nel punto stampa di ieri, il presidente del Consiglio ha ribadito gli elementi chiave alla base del viaggio istituzionale ad Addis Abeba, sulla centralità strategica dell’Africa per l’Italia e per l’Europa. Tramite il suo profilo Twitter ufficiale ha poi svelato di aver incontrato anche il presidente della Somalia Mohamud ieri sera.
L’Africa è strategica per noi e per tutta l’Europa. Sicuramente porteremo a Bruxelles le aspettative che ci sono state riposte. L’esito del viaggio? Positivo, qui c’è voglia di collaborare insieme al nostro Paese.
Giorgia Meloni dall’Etiopia
Toccata sul tema immigrazione, cruciale perché l’Etiopia è tappa di passaggio per i migranti in arrivo dall’Africa Centrale, Meloni ha solamente chiosato sulla revoca della protezione speciale. Il punto è discusso a più riprese nel Decreto allo studio dell’Esecutivo.
Meloni in Etiopia ha visitato la scuola Galileo Galilei
Questa mattina Giorgia Meloni ha esordito la sua seconda giornata in Etiopia con la visita all’Istituto Galileo Galilei. Cartelli, applausi e bandiere hanno accompagnato la leader di Fdi all’interno del plesso, che rappresenta la più grande scuola italiana all’estero con oltre 900 iscritti. Alla presenza dell’ambasciatore italiano in Etiopia, Agostino Palese, la premier ha rivolto un pensiero ai ragazzi, mostrandosi molto disponibile per le foto di rito. Secondo i dati disponibili, il 30% degli studenti iscritti è italiano ma quasi il 90% degli allievi diplomati si trasferisce in Italia per frequentare l’università.
La numero uno di Chigi è stata poi stuzzicata anche su altri temi, per esempio sul Pnrr:
Faremo del nostro meglio per spendere al meglio queste risorse, rispettando le scadenze e proponendo le opportune modifiche.
Poi è arrivata la domanda sulle nomine e sull’unità della coalizione:
Centrodestra? Conta camminare insieme perché la pluralità rappresenta un arricchimento più che un problema.
Infine, il caso di Artem Uss: l’imprenditore russo fuggito dai domiciliari in provincia di Milano su cui si sono accese le polemiche:
La principale anomalia che io vedo è la decisione della Corte di Appello di avergli regalato gli arresti domiciliari con motivazioni discutibili nonostante la richiesta di estradizione