Si fanno sempre più insistenti le voci sulla composizione della riforma del reddito di cittadinanza, il cui testo sarà ulteriormente limato prima di essere presentato in Consiglio dei ministri a breve. La misura è particolarmente attesa da un’ampia fetta della popolazione, in virtù dello stop al sussidio decretato dal governo Meloni. In attesa di conoscere i valori ufficiali, si sa solamente che ha prevalso la linea cauta e prudente, con una forte stretta sui trasgressori. Si attendono nuove comunicazioni da parte del ministro Calderone, spesso nascosta e poco propensa a rilasciare dichiarazioni a mezzo stampa
In realtà, una grande novità c’è: il nome. Non si chiamerà infatti “Mia”, acronimo di Misura d’Inclusione Attiva, bensì Garanzia per l’Inclusione.
Riforma reddito di cittadinanza, le probabili misure del Decreto
La principale misura della riforma del reddito di cittadinanza riguarderà circa 709mila nuclei familiari per una spesa di poco superiore ai 5,3 miliardi. Ma il meccanismo sarà triplice (si ipotizzava duplice), insieme a due interventi per le politiche attive del lavoro denominati “Prestazione di accompagnamento al lavoro” “Garanzia per l’attivazione lavorativa” per diverse categorie di cittadini.
Vediamo dunque le ultime indiscrezioni sui parametri da rispettare per poter usufruire del contributo statale.
La prima variabile in gioco rimane l’Isee, ossia il reddito, che dovrà essere inferiore a 7.200 euro. Passando alle novità abbiamo il patrimonio individuale e familiare: case, mezzi e anche i conti in banca fino a un tetto consentito di 150mila euro (prima casa esclusa). Piuttosto rigido il criterio che riguarda, per esempio, la cilindrata delle auto.
Il beneficio economico che sarà riconosciuto ai “non occupabili” (ossia famiglie con un membro minore o over-60) sarà di 6mila euro l’anno (500 euro al mese) da moltiplicare per 0,4 per ogni componente disabile o ultrasessantenne, per 0,15 per i figli di età inferiore ai 3 anni e per 0,10 per gli altri. A queste somme verranno aggiunti anche 3.360 euro per l’affitto. L’assegno sarà pagato per 18 mensilità, poi scatterà un mese di sospensione prima che i versamenti ricomincino. Il nuovo bancomat si chiamerà “Carta di inclusione” e prevederà prelievi mensili in contanti fino a 100 euro.
A proposito dei defunti navigator, al loro posto ecco il portale “Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa”. Una piattaforma a cui sono tenuti a iscriversi coloro i quali sono in cerca di occupazione: qui si organizzeranno proposte di formazione e di lavoro.
Infine, le pene per i trasgressori: chiunque si macchierà di false dichiarazioni o truffe ai danni dello Stato, sarà punito con una sanzione di reclusione per un periodo da 2 a 6 anni.