Ambiente, riduzioni delle emissioni, decarbonizzazione e transizione energetica. Sono i principali temi che il G7 in Giappone affronterà il 15 e il 16 aprile nella città settentrionale di Sapporo. Alla riunione, oltre i ministri dell’Ambiente del G7 in Giappone (per l’Italia c’è Gilmberto Pichetto Fratin), sono stati inviati anche India, Indonesia ed Emirati Arabi Uniti.
I lavori del G7 in Giappone si aprono, però, in un clima non del tutto disteso. Il summit è stato infatti anticipato dal lancio di un fumogeno contro il premier nipponico Fumio Kishida, che fortunatamente non ha procurato feriti ma solo un grande spavento. I Paesi impegnati nel summit dovranno agire per aiutare i Paesi emergenti a ridurre le emissioni, finanziando la decarbonizzazione nelle industrie “difficili da abbattere“, ha spiegato il ministro giapponese dell’Economia e del Commercio Yasutoshi Nishimura nelle osservazioni di apertura.
Giappone, G7 sull’ambiente: “Ridurre le emissioni”
“Dobbiamo non solo ridurre le nostre emissioni, ma anche intraprendere azioni concrete per ottenere riduzioni delle emissioni a livello globale“, ha dichiarato Nishimura aggiungendo che questo include i Paesi del “Sud globale“. Nishimura ha anche sottolineato che i ministri vorrebbero discutere i modi per finanziare la riduzione delle emissioni di carbonio in settori come quello chimico, navale e siderurgico.
I capi dei dicasteri dell’Ambiente dovranno discutere poi della crescente importanza dei minerali critici per la transizione energetica pulita e della necessità di prevenire i rischi economici e di sicurezza causati da catene di approvvigionamento vulnerabili e dalla monopolizzazione, secondo quanto riporta la Reuters che ha visionato l’ultima bozza di comunicato. La questione delle emissioni nei mercati emergenti è da tempo al centro dell’attenzione dei Paesi sviluppati.