Un pezzo che conferma, un pezzo che va. Joe Biden ha infatti dissipato ogni dubbio sul suo percorso politico, accendendo e infiammando gli animi dei democratici con un discorso in Irlanda, dove è arrivato il 13 aprile per i 25 anni dalla firma dell’Accordo del Venerdì Santo, in cui ha annunciato che correrà alle prossime elezioni Usa per la Casa Bianca, mentre Mark Pompeo ha invece deciso di ritirarsi.

Biden ha infatti annunciato che molto presto ufficializzerà la sua ricandidatura. Proprio l’Irlanda ha spento ogni incertezza, un luogo assai caro all’inquilino della Casa Bianca, visto che i suoi antenati sono arrivati negli States dopo essere partiti dall’Irlanda. “Ho già fatto questo calcolo. Lo annunceremo relativamente presto. Ma il viaggio qui ha solo rafforzato il mio senso di ottimismo su ciò che si può fare“, ha detto ai giornalisti. “Vi ho detto che il mio piano è di ricandidarmi“, ha aggiunto.

Elezioni Usa: Biden sì, Pompeo rinuncia

Se l’attuale presidente Usa conferma, quello che poteva essere uno dei suoi rivali nell’area Repubblicana, dà invece forfait. Mike Pompeo non correrà infatti per le prossime presidenziali del 2024. L’annuncio dell’ex direttore della Cia ed già Segretario di Stato sotto Trump, arriva durante una intervista Bret Baier su Fox News. “Sebbene teniamo profondamente all’America e le questioni di cui ho parlato nell’ultimo anno e mezzo, e francamente per decenni, contino moltissimo, questo non è il nostro momento“, ha detto, riferendosi a se stesso e a sua moglie. 

“A chi fosse deluso da questo annuncio, chiedo scusa. E a quelli di voi che si sentono eccitati, sappiate che ho 59 anni. Ci sono ancora molte altre opportunità per le quali i tempi potrebbero essere più adatti”.

Pompeo, ex deputato del Kansas, ha così posto fine alle speculazioni secondo cui avrebbe sfidato il suo ex capo Trump.

Trump: “Con me alla Casa Bianca nessuno oserà alzare un dito contro le vostre armi”

Valanga Trump. Nonostante tutti i guoi giudiziari che si stanno appiccicando su Donald Trump come un adesivo, il tycoon continua la sua folle corsa verso la Casa Bianca. Nessun ostacolo può trattenerlo e al suo pubblico spara con forza inaudita ciò che vogliono sentirsi dire: “Con me alla Casa Bianca nessuno oserà alzare un dito contro le vostre armi“.

Una solenne promessa fatta all’elettorato lo idolatra, il suo zoccolo duro, quello che non lo abbandonerà mai (al momento). Cioè la classe basse degli Usa che ama le armi e la self-defence. Trump lo promette lo promette dal palco della Nra e nell’intervento alla convention della lobby delle armi, aggiunge: “Sono anni che combatto contro i poteri corrotti e le forze comuniste che vogliono distruggere l’America, interferire nelle elezioni attraverso il dipartimento di giustizia e portarci via le armi“.

The Donald poi punta il dito contro i democratici, accusandoli di una “crociata di sinistra per armare il governo contro i cittadini rispettosi della legge“. “La verità politicamente scorretta che nessuno a sinistra vuole ammettere è che il crimine violento è raramente commesso da proprietari legali di armi, è commesso da una classe brutale di criminali recidivi incalliti”. E infine: “Tutti gli insegnanti devono essere armati e addestrati. Così il problema della stragi nelle scuole finirà“. Boato, standing ovation bis. Solo che spesso chi compie stragi nelle scuole porta dentro di sé diversi problemi.