Le compagne di squadra di Julia Ituma hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, facendo capire che nessun comportamento della giovane diciottenne. La ragazza si è tolta la vita ieri, 13 aprile, lanciandosi dal sesto piano dell’albergo di Istanbul dove la sua squadra, la Igor Novara, alloggiava dopo aver disputato la semifinale di Champions League di Volley. Un gesto che, come detto ha lasciato scossi tutti.
Le parole delle compagne di squadra sul gesto di Julia Ituma
“Avremmo tanto voluto che Julia condividesse con noi il suo dolore, perché nella vita come nello sport qualsiasi ostacolo diventa più facile da superare se lo si affronta assieme, come una squadra. Non riusciamo a capacitarci dell’accaduto, non riusciamo a farcene una ragione: nulla ha mai anche solo lasciato presagire che una cosa del genere potesse accadere, altrimenti saremmo intervenute per tempo, sostenendoci come siamo abituate a fare ogni qualvolta qualcuna di noi si dovesse trovare in difficoltà”.
Sono queste le parole che le compagne di squadra di Julia hanno rilasciato, facendo capire come la giocatrice non avesse mai manifestato segni di malessere.
“È scontato quanto vero dire oggi che siamo distrutte e che non c’è minuto in cui ognuna di noi non si chieda il perché di quanto accaduto o non ripensi a come le cose sarebbero potute andare diversamente, se solo si fosse confidata con noi – si legge ancora nella nota delle compagne di squadra di Julia – Siamo consapevoli che dovremo fare i conti per tutta la vita con questa tragedia, come siamo consapevoli che dovremo affrontare la mancanza di Julia ogni giorno. Chiediamo a tutti di rispettare il nostro stato d’animo: a Istanbul abbiamo perso una di noi, una ragazza giovanissima che condivideva con noi obiettivi, sogni, passioni. Non ci sono parole per descrivere quello che stiamo provando e non c’è nulla che possa lenire il nostro dolore, lo stesso che sta provando la sua famiglia e che stanno affrontando tutti coloro, ed erano tanti, che a Julia volevano bene. Vi chiediamo sostegno e supporto, vi chiediamo di starci vicini”.