Maltempo e scioperi. Un connubio pericoloso per chi ha intenzione di viaggiare. E questo venerdì, 14 aprile, a quanto pare non è stato da meno. Un volo Milano Napoli, a causa delle copiose precipitazioni, ha dovuto dirottare la sua discesa su Roma, ma i passeggeri sono costretti a rimanere bloccati diverso tempo sul velivolo, a causa degli scioperi dei trasporti su terra.
Da tempo erano annunciate le agitazioni per la giornata di oggi, soprattutto per i trasporti su rotaia, tutto è stato confermato con conseguenti disagi per i viaggiatori. E come se non bastasse, nel sud Italia oggi si è scatenato anche il mal tempo. Proprio a causa di questo, un volo destinato a Napoli è stato dirottato su Roma. E’ successo nella tarda mattinata. Partenza da Linate alle 11.35, arrivo previsto nel capoluogo campano circa un’ora e mezza dopo. Invece niente. Il comandante, arrivato su Napoli, ha tentanto per qualche minuto l’atterraggio. Ma il nubifragio che si stava abbattendo sulla città partenopea non ha permesso che questo avvenisse. DOpo diversi tentativi il comandante ha dato l’annuncio ai passeggeri: ‘A causa del maltempo il volo dovrà atterrare all’aeroporto di Roma Fiumicino’. Quando è così nessuno ha colpa, se non il maltempo che ha deciso di disturbare l’atterraggio proprio in quel momento. Anima in pace, i viaggiatori che erano sull’aereo si sono dovuti rassegnare, pensando che, una volta nella capitale, avrebbero trovato un treno che li avrebbe portati alla loro destinazione iniziale: Napoli. Avevano però fatto i conti senza un altro problema, lo sciopero dei treni. Insomma giornata nera dall’inizio alla fine, per gli occupanti del volo partito alle 11.35 partito da Linate e diretto a Napoli Capodichino. Arrivo previsto intorno alle 12.50. L’odissera non era assolutamente conclusa.
Volo diretto a Napoli atterra a Roma causa maltempo, poi lo sciopero dei treni complica il trasferimento dei passeggeri
Dopo il tentativo di atterraggio su Napoli, ci è voluta un’altra ora per girare ed arrivare a Roma, quindi praticamente ora di pranzo superata. A quel punto sono venuti fuori altri problemi. Arrivati nella capitale i passeggeri erano convinti che si sarebbero potuti dirigere alla stazione Termini – comunque distante dall’aeroporto – per prendere il primo treno per raggiugere la destinazione prevista: sempre Napoli. Invece non è stato neanche così. Perché, come annunciato, era in atto uno sciopero nazionale dei lavoratori dei trasporti su rotaia (dipendenti di Trenitalia), quindi niente treno. Inoltre l’arrivo del velivolo, dirottato per questioni di emergenze, non era previsto all’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma e anche questo ha contribuito a creare ulteriori problemi. I dipendenti dello scalo hanno dovuto organizzare in fretta e furia lo scarico del volo, passeggeri e bagagli, con tutto quello che ne comporta (organizzazione del terminal ma anche dell’uscita dei viaggiatori dal velivolo e il loro trasporto all’interno dell’aeroporto). Constatato che quella del treno non era una possibilità perseguibile, la compagnia aerea ha dunque deciso di mettere a disposizione un pullman per far rientrare i passeggeri a Napoli. Così, dopo qualche tempo, e arrivato un primo bus. La capienza però non era giusta, però aveva a disposizione soltanto 65 posti, pochi per tutti i passeggeri del volo. Così hanno avuto la priorità di imbarco gli anziani, i bambini e coloro che dovevano fare ritorno sulle isole del Golfo. Chi invece non rientrava ne tra le priorità ne tanto meno tra le emergenze ha dovuto attendere ancora. Naturalmente è stato comunicato immediatamente che sarebbe arrivato anche un secondo pullman, ma senza conoscere le tempistiche. Alla fine, tra i passeggeri scesi dall’aereo e che non erano rientrati nel primo trasferimento organizzato con il pullman, c’è stato qualcuno che ha deciso di fare rientro a Napoli a proprie spese e con un’organizzazione personale.