Giuseppe Conte è stato ospite, questo pomeriggio, di Skuola.net. L’intervista è andata in diretta sulle pagine social del Presidente del Movimento 5 Stelle il quale, rispondendo alle domande degli utenti, ha toccato alcuni temi politici rilevanti in questa fase. Non potevano mancare, visto il format a cui è stato invitato, i riferimenti alla scuola e all’istruzione. Aspetti su cui il governo, spiega Conte, sta dando prova di una forte impronta ideologica. Il suo commento:

Al di là di tutto il governo mi muove con una impronta ideologica conservatrice ed a tratti reazionaria. Ma a preoccupare sono i tagli fatti alla scuola che ammontano a 4 miliardi. Scompariranno edifici scolastici, specie al Sud che ha bisogno invece di contrastare il tasso dell’abbandono scolastico. Solo a Napoli il tasso tocca il 23%. Se non hai una scuola vicina allontaniamo i ragazzi dal circuito formativo: che futuro avranno questi giovani?

La soluzione è sempre quella: il PNRR. Nel maxipiano europeo, infatti, contiene al suo interno tutte le risorse necessarie a dare una svolta infrastrutturale alle scuole del nostro paese. Ma anche in questo caso, secondo Conte, il governo sta dando prova di inadeguatezza:

Sul PNRR non sono soddisfatto. Ho denunciato l’azione del governo e, attraverso un appello pubblico, ho invitato a non perdere nemmeno un euro di quei soldi. È il governo stesso ad ammettere i ritardi e la difficoltà. L’Italia deve rilanciarsi e con il PNRR può farlo anche nel settore scuola, ricerca, istruzione ed università.

Viste le difficoltà ed i ritardi sul PNRR Giuseppe Conte, come ha fatto pubblicamente e su mezzo stampa, ha sollecitato il governo a lasciarsi aiutare da altri partiti politici per salvaguardare il bene superiore: non perdere le risorse. Le sue parole:

Al governo ho perfino chiesto di mettere da parte i colori politici, aprire un tavolo, e lavorare insieme con maggioranza ed opposizione. Il Movimento 5 Stelle c’è per tutelare un progetto che nasce da una grande sofferenza che abbiamo vissuto (il Covid, ndr).

Conte sulla guerra in Ucraina: “Stiamo andando verso un conflitto senza limiti”

Le polemiche al governo si sono sprecate, nell’essere dell’intervista. Conte, infatti, ne ha avuto anche per quanto concerne la guerra in Ucraina che, a sua detta, sta andando verso uno scenario di deflagrazione irreversibile. Il commento:

Vogliamo la guerra mondiale, una guerra senza limiti? Vogliamo la deflagrazione nucleare? Verso questo si sta andando. Meloni – ha aggiunto – in questo è iper-draghiana, post draghiana, continua a seguire le istruzioni dagli Usa e da Londra.

Il Movimento 5 Stelle è stato più volte pungolato per la sua posizione sulla guerra in Ucraina che mette in rima il perseguimento della pace ed il rallentamento delle forniture di armi. Conte l’ha spiegata in questo modo:

Nessuno mette in discussione l’Alleanza atlantica ma non bisogna essere acquiescenti. Io non sono filo-putiniano, l’Italia ha tutte le capacità per essere protagonista coinvolgendo tutta l’Ue. Da subito abbiamo invocato un percorso negoziale e, visto che non c’è, diciamo basta armi. Non vogliamo – ha detto ancora Conte – che la popolazione Ucraina venga abbandonata. Costruiamo una exit strategy.

Intimate Conte

L’ex Presidente del Consiglio è sempre stato avvezzo, specie dal Covid in poi, ad un comunicare pop ed intimate. I retroscena e gli aspetti meno istituzionali sono spesso emersi nella sua narrazione e nella sua comunicazione. Ad alcuni utenti curiosi di conoscere le sensazioni del passaggio da professore a Premier ha spiegato: “Sono stato travolto. Da avvocato avrò rilasciato al massimo due interviste. Avere la stampa addosso dall’oggi al domani è stato traumatizzate”.