In Puglia se ne e’ gia’ cominciato a discutere, facendo il nome di Antonio Decaro. Il sindaco di Bari sembra in grado di tenere insieme Pd, Terzo Polo e, soprattutto, i Cinque Stelle che nella regione sono forti. In Emilia-Romagna il nome che viene fatto e’ quello della deputata europea Elisabetta Gualmini, esponente dem vicina a Stefano Bonaccini. Le speranze di una fonte Pd sono riposte nella capacita’ di Schlein di attrarre pezzi di Movimento 5 Stelle, come accaduto con Massimo Bugani.
Intanto la leader dem, archiviata la breve pausa pasquale, e’ di nuovo al lavoro per programmare l’avvio del Partito Democratico che porta la sua firma. A partire dalla direzione nazionale che si dovrebbe tenere la prossima settimana. Un appuntamento che rappresenta il primo vero confronto interno dopo le primarie e la messa a punto degli organi statutari, ultimo dei quali la segreteria dem. Un esecutivo fatto a immagine e somiglianza della leader, tanto che un esponente di primo piano del Pd alla Camera oggi ironizzava: “Abbiamo appaltato il partito al Pd dell’Emilia-Romagna”.
Un riferimento nemmeno tanto velato alla figura di Igor Taruffi, bolognese di Porretta Terme, consigliere e assessore in Regione Emilia-Romagna, a cui Schlein ha consegnato le chiavi del partito delegandolo all’organizzazione. Un fedelissimo di Schlein come Marta Bonafoni, titolare del coordinamento. Scelte che hanno spiazzato anche alcuni di quei parlamentari che avevano sostenuto Schlein durante il congresso. La direzione non e’ stata ancora convocata, ma e’ attesa per l’inizio della prossima settimana, fra lunedi’ e martedi’. Da vedere se Schlein vorra’ presentarsi all’appuntamento avendo chiuso tutta la partita sugli assetti del partito. Ancora da nominare, infatti, le vicepresidenze dei gruppi per i quali nessuno, fra i parlamentari, si sente di scommettere. Non e’ ancora chiaro, infatti, quale sia lo schema di Schlein. Se riequilibrare le scelte fatte con le presidenze dei gruppi di Camera e Senato, andate alla maggioranza interna, o se assegnarne tre all’area Bonaccini e tre alla maggioranza.