Chi percepisce la pensione di invalidità ha diritto alla pensione di vecchiaia? Quando la pensione di invalidità civile si trasforma in pensione di vecchiaia? Cosa succede a 67 anni con la pensione di invalidità? Inutile girarci intorno non sono pochi i pensionati over 60 percettori della pensione di invalidità che si chiedono se possono avere anche la pensione di vecchiaia. In alcuni casi, il tempo nelle prestazioni economiche aiuta a ottenere un beneficio più alto.
Si innesca una condizione che potrebbe risolvere non pochi problemi. Per questo, diventa necessario, se non indispensabile, capire se e quando è possibile richiedere con la pensione di invalidità anche la pensione di vecchiaia. Ed è proprio su queste due misure che spesso sorgono diversi problemi. Vediamo insieme, quando è possibile scegliere la pensione di vecchiaia, invece della pensione di invalidità.
Pensione di invalidità e pensione di vecchiaia, è possibile avere entrambe le misure?
La pensione di invalidità non è cumulabile con la pensione di vecchiaia. Tuttavia, se il beneficiario del trattamento ha maturato un’anzianità contributivo pari a 20 anni, esiste la concreta possibilità di ottenere un assegno più alto rispetto a quello di invalidità, ma solo dopo una certa età.
La pensione di vecchiaia viene rilasciata perfezionato il requisito anagrafico e contributivo. In particolare, il legislatore ha previsto il rilascio del trattamento al compimento di 67 anni di età con 20 anni di contributi.
Il percorso di un pensionato che raggiunge 67 anni di età con la pensione di invalidità può trasformarsi in pensione di vecchiaia, se è presente il requisito contributivo di 20 anni.
Quando viene rilasciata la pensione di invalidità civile?
La pensione di invalidità o trattamento di inabilità è una prestazione assistenziale riconosciuta a domanda, se in presenza di una inabilità lavorativa nella misura del 100 per cento e permanente. L’Ente nazionale della previdenza sociale riconosce il trattamento economico in presenza del requisito sanitario certificato dalla Commissione ASL- INPS, correlata a una carenza economica comprovata dalla presenza di una situazione reddituale entro i limiti disposti dalla normativa.
Il trattamento assistenziale viene riconosciuto per il periodo anagrafico tra i 18 e i 67 anni. Il beneficio economico viene rilasciato ai cittadini italiani, europei o extracomunitari, se in possesso di permesso di soggiorno. E, ancora, tra i requisiti compare la residenza continuativa e stabile sul suolo nazionale.
Per quanto riguarda il limite reddituale, per ottenere il trattamento occorre rientrare in un reddito uguale o inferiore a 9.102,34 euro per il reddito personale, e 15.644,85 euro per quello coniugale.
Cosa succede a 67 anni con la pensione di invalidità?
L’Ente nazionale della Previdenza sociale procede alla metamorfosi della pensione di invalidità in pensione di vecchiaia in modalità del tutto automatica. Ciò significa, che il pensionato che rientra nei requisiti necessari per il rilascio della pensione di vecchiaia ordinaria, ottiene il trattamento in forma automatica.
Il sostanza, quando il pensionato raggiunge 67 anni di età, correlati a 20 anni di contributi, viene attivata la trasformazione automatica da invalidità a vecchiaia.
Il vantaggio prodotto dal passaggio da un prestazione assistenziale a una pensione diretta, consiste nella possibilità di cumulare redditi prodotti da un’attività lavorativa, senza dover rispettare alcun vincolo reddituale. Mentre, la pensione d’invalidità prevede la presenza parziale di redditi da lavoro con riduzione della prestazione.
Poi c’è l’altro punto da considerare, forse, quello più significativo. Con il passaggio dalla pensione di invalidità alla pensione di vecchiaia viene acquisita anche la natura reversibile della prestazione economica. Ed è proprio questo passaggio che garantisce agli eredi una pensione reversibile.
Questo principio non è presente nella pensione di invalidità, per cui la misura assistenziale non è reversibile in favore degli eredi.
Quando l’assegno di invalidità si trasforma in pensione anticipata?
I pensionati che percepiscono la pensione di invalidità raggiunti i 67 anni possono ottenere la pensione di vecchiaia, se rientrano nei requisiti di legge.
Lo stesso pensionato se ha maturato 42 o 41 anni e 10 mesi ha diritto alla pensione anticipata ordinaria? No, assolutamente.
Infatti, il legislatore ha previsto la trasformazione della prestazione assistenziale in previdenziale ordinaria, se il pensionato ha maturato i requisiti (67 anni di età e 20 di contributi).
Diversamente, anche perfezionando il montante contributivo per la pensione anticipata ordinaria, rilasciata a prescindere dal requisito anagrafico, continuerà a fruire della pensione di invalidità fino al raggiungimento dei 67 anni di età.
In altre parole, anche con un montate contributivo più alto il pensionato che percepisce l’invalidità deve attendere il perfezionamento dei requisiti previsti per la pensione di vecchiaia.