Napoli-Verona, le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa. Reduce dalla sconfitta contro il Milan nel turno d’andata dei quarti di finale di Champions League, la squadra campana si rituffa in campionato. Obiettivo mantenere inalterate le distanze dalle inseguitrici. Gli azzurri possono gestire il vantaggio di sedici lunghezze sulla Lazio seconda e pensare alle prossime partite con fiducia: sono quattro le vittorie che mancano per ottenere l’obiettivo scudetto. Un trofeo atteso da 33 anni in una città che vuole continuare a sognare anche in Champions League. Intervenuto nella consueta conferenza stampa di presentazione della vigilia, l’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha presentato obiettivi e insidie della sfida di domani con il Verona, che si disputerà al Maradona e avrà il suo fischio d’avvio alle ore 18.

Si parte dalle condizioni di Victor Osimhen: “Le sue condizioni sono buone – afferma Spalletti -, abbiamo fatto una riunione con i medici questa mattina e la conseguenza naturale di tutto è convocarlo per domani. Farà parte della convocazione, ma poi l’obiettivo è arrivare meglio possibile al Milan, ma sarà in panchina. Turnover? Chiunque giochi domani lo deve fare sapendo di essere protagonista di una delle partite più importante, poi qualcosa si cambia. Non so cosa sia ragionato o meno, non 10 giocatori… ma per esempio Kim vogliamo farlo partire perché non gioca martedì. Qualcuno deve recuperare, lo stress fisico e mentale è troppo vicino, qualcuno però rimane”.

Napoli-Verona, le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa

Napoli-Verona, le parole di Spalletti alla vigilia della sfida. Il focus della conferenza stampa si sposta in seguito sulle insidie che nasconde la sfida con il Verona: “E’ una squadra ben allenata – spiega Spalletti -, ti viene addosso fisicamente, è una squadra che ti mette a dura prova sul piano della battaglia per 95 minuti, ha motivazioni a mille a causa della classifica che ha, avendo una rosa superiore a quella classifica lì, ha fatto bene nella partita precedente vincendo meritatamente, nei video che abbiamo visto ha messo in difficoltà tantissimi avversari, anche alla Juventus recentemente, ma le nostre motivazioni sono forti”.

Ad attendere il Napoli c’è il ritorno della sfida con il Milan. Una gara che può valere la storia, ma per Spalletti esiste solo il Verona in questo momento: “La partita di domani è doppiamente importante, se riusciamo a vincerla ce ne mancano solo 3 per il titolo. Ne servono 4, se vinciamo col Verona siamo più vicini e non vedo motivi per non pensare a questo e pensare a martedì. Dentro gli occhi dobbiamo avere la foto del bello che abbiamo davanti, non dobbiamo portarci dietro troppi ragionamenti. Ma dobbiamo arrivare anche bene a martedì, per capire l’importanza dobbiamo fare un salto a quando sono arrivato e la gara col Verona simboleggiava uno dei punti più bassi della storia del Napoli, adesso può essere il punto più alto per la storia del club” .

Le parole dell’allenatore sulla questione tifosi

Napoli-Verona può rappresentare il ritorno del tifo organizzato allo stadio. Dopo settimane di polemiche sul regolamento d’uso dello stadio Maradona, Spalletti si è esposto ufficialmente dopo la sfida con il Milan: “Se mettono Spalletti contro i suoi tifosi viene fuori qualcosa di forte. Ma il mio era un invito a restare uniti, compatti, venendo guidati dall’amore per Napoli. Poi non entro nel merito dei contrasti che ci sono. Penso sia incomprensibile in questo momento privare questo gruppo del supporto di cui ha bisogno dopo tutte le partite straordinarie che ha fatto. E’ un aiuto fondamentale per noi avere il pubblico al nostro fianco. L’anno scorso ci fu contestazione quando uscimmo dalla lotta Scudetto ed ora che ce l’abbiamo a portata di mano non ci interessa? Io non so di chi è la colpa, le responsabilità, la storia, ma mi è chiaro che ora è il momento di perdersi dentro l’amore per il Napoli. Di lasciarsi andare dentro l’amore”.