Avvocato a 82 anni, Michele Campanile è un uomo acculturato che nel dopo tanti anni è riuscito a realizzare un sogno: diventare avvocato. Classe 1941, sposato e con tre figlie, insegnante in pensione, non si è mai perso d’animo e con perseveranza e determinazione è arrivato dritto al punto.

Dopo ore di studio, una tesi e i festeggiamenti per il grande traguardo, il neoavvocato è pronto a mettere in pratica ciò che ha imparato ed ha un unico obiettivo: aiutare chi ne ha bisogno.

Gentile e con classe, ha voluto raccontarci qualche dettaglio in più sulla sua esperienza di vita. Ecco cosa ha rivelato a Tag24.it

Avvocato a 82 anni, la storia di Michele Campanile

Michele, innanzitutto congratulazioni per il nuovo traguardo raggiunto alla sua età. Come si sente?

Mi sento molto esageratamente esaltato, ho raggiunto un traguardo, ho visto i miei studi e il piccolo desiderio che avevo dentro di me realizzati. Perché io, appena laureato, avevo iniziato il praticantato ma non potevo svolgere la professione. Avevo bisogno di soldi ed avevo già due figlie. Così feci la domanda di insegnamento e iniziai un altro percorso, poi insegnai al liceo di Monte Sant’Angelo. Dentro di me, però, sentivo questo piccolo vuoto della Giurisprudenza. Così appena sono andato in pensione mi sono dedicato di nuovo allo studio. I miei libri vecchi non andavano più bene, sono cambiate molte cose in ambito di diritto. Per fortuna è andata bene, anzi la commissione si è congratulata con me sia per l’esposizione che per il metodo di studio adottato”.

Perché qual è il suo metodo di studio?

Io ho un metodo di studio che risale ai tempi dell’università. Nell’ultimo periodo mi sono alzato perfino alle 5. Sono solito studiare leggendo e quello che capisco lo riporto sul quadernone, non vado avanti se non capisco un concetto”.

Adesso cosa farà?

“Aprirò uno studio nel mio paese, però attenzione, dato che mia figlia sta a Bologna ed ha uno studio da avvocato, lei vuole che stia anche sulla tabella perché è patrocinante in Cassazione, per completare il percorso. Devo e voglio citare mia figlia perché mi ha dato molto incoraggiamento lungo questa strada molto insolita per la mia età. Non è facile. Sono stato insegnante per tanti anni, ho sempre studiato e non mi piace essere impreparato. La vita mi spaventa, ma non lo studio, anzi mi piace. Aprirò uno studio per aiutare la gente, perché qui, soprattutto nei paesi, hanno bisogno di un consiglio, una lettera, un documento, quindi mi dedicherò a questo. Le persone sanno che sono sempre a disposizione degli altri”.

Qual è stato l’argomento della sua tesi?

“Il diritto sul lavoro. Soprattutto nel mio paese c’è bisogno di aiuto, seguirò tutti coloro che vorranno affidarsi a me ed hanno bisogno di assistenza nel campo del lavoro”.

Il messaggio per i giovani di oggi

Quindi qual è il messaggio che vuole lanciare?

Voglio lanciare un messaggio ai giovani. L’amore per lo studio è tutto. Tutto finisce, Panta rei come diceva Eraclito, però la cultura e lo studio sono molto importanti e credo determinanti. Perché alla fine, anche l’operatore ecologico oggi ha bisogno di studiare per svolgere la propria attività. Quindi ai giovani voglio dire che non devono annoiarsi, devono scoprire se stessi attraverso lo studio. Lascia stare le persone che dicono ti insegno io ecc, devono scoprirsi, devono conoscere se stessi. Noi siamo assettati al sapere, perché secondo me il sapere ci appaga”.

L’amore per le sue figlie

Michele Campanile non solo è un insegnante in pensione e un neo-avvocato, ma anche e soprattutto un papà. Ha tre figlie che lo hanno seguito in ogni fase della sua vita, supportandolo e sostenendolo in ogni situazione, tra alti e bassi. “Sono orgoglioso delle mie figlie, le voglio un grande bene, sono persone in gamba. Loro sono rimaste meravigliate ma allo stesso tempo sanno come sono fatto e non mi hanno mai ostacolato lungo il percorso. Sono entusiaste delle cose che ho fatto e continuerò a fare”.