Sta facendo il giro del web, in queste ore, il filmato di un giovane in sella a un monopattino modificato con una sedia da ufficio per le vie della Capitale, nei pressi del quartiere Coppedè. È l’ultima, pericolosa moda che ha coinvolto i veicoli, già tanto discussi. Proprio la guida selvaggia di molti, che non si rendono conto della loro pericolosità, ha portato un’associazione di Verona a proporre una sorta di scuola per imparare a guidarli correttamente e in sicurezza, riducendo il rischio di brutti incidenti.

Monopattino con sedia per le vie di Roma: il video diventato virale

Ci eravamo abituati a vederli scorrazzare per le vie di Roma ad alta velocità, facendo lo slalom tra i veicoli in coda al semaforo, anche sulle strade più pericolose e battute, spesso con due o tre persone a bordo. Ora dei monopattini elettrici ci sarebbe anche una nuova e pericolosa versione: quella con la sedia da ufficio incorporata. Una modifica che non è passata inosservata agli occhi di quanti si sono imbattutti nel giovane – la cui folle corsa sta facendo, in queste ore, il giro del web -, che ha pensato di “accessoriare” il suo monopattino con una sedia da ufficio, di quelle girevoli, attaccandola alla base del veicolo con dello scotch, così da poter sedere indisturbato mentre guida. Nel video, diffuso dalla pagina Instagram di “Welcome to Favelas”, si vede il ragazzo avanzare per strada in sella al mezzo modificato, mentre le macchine gli sfrecciano accanto. Ignaro, forse, di poter mettere a rischio la sua vita e quella degli altri.

Nel solo 2022, sono stati circa una decina gli incidenti, anche gravi, verificatisi a causa dei monopattini elettrici. Proprio a causa della loro elevata pericolosità si è deciso, negli ultimi mesi, di mettere mano alle leggi che ne regolano l’uso. In molti Paesi, tra cui la Francia, si valuta addirittura uno stop. Dopo il referendum tenutosi ad inizio aprile – che ha rivelato che la maggior parte dei cittadini sono contrari al loro utilizzo in libero servizio -, a Parigi il divieto sarà decretato a partire dal prossimo 1 settembre. In Italia, intanto, c’è chi propone soluzioni alternative. Succede, ad esempio, a Verona, dove è stata avviata la prima scuola di formazione per istruttori e guide di monopattini elettrici. Il suo obiettivo è fare in modo che questi veicoli vengano utilizzati con consapevolezza e in sicurezza, per evitare il rischio di brutti incidenti.

La prima “scuola” per guidatori di monopattini elettrici a Verona

A dare vita al progetto è stata Professione outdoor, associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale che da quasi vent’anni, nel territorio veronese, si occupa di tutte le tematiche legate allo sport e al benessere.

Tutto è nato dal boom dei monopattini elettrici che è sembrato un boom selvaggio: a vederne in giro moltissimi, mi sono chiesto se tutti quelli che lo usano siano consapevoli di come farlo in sicurezza. È stato confrontandomi con le persone che ho scoperto che moltissime lo utilizzerebbero per alleggerire la città dal traffico e per muoversi più velocemente, ma a tanti incute timore,

ha dichiarato Davide Ferreri, presidente dell’associazione, all’Arena. Da qui, l’idea di seguire un corso che gli permettesse di diventare istruttore, per poter formare a sua volta altre persone. Sarebbero tre, in particolare, le sue proposte: quella di garantire percorsi di formazione gratuita all’interno delle scuole; quella di consentire ai ragazzi dai 14 anni di età di ottenere una sorta di “patentito”, attraverso la frequentazione di una vera e propria “scuola guida” per imparare a guidare correttamente i mezzi; infine, la possibilità di trasformare la propria esperienza alla guida in un’attività professionale, diventando accompagnatori e guide turistiche o istruttori.