Modello 730 o Redditi? Come ogni anno è arrivato il momento della presentazione della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate.

Ma quale tra questi due modelli bisogna scegliere? Tutto dipende dalla tipologia di redditi che il contribuente ha conseguito durante il corso dell’anno 2022.

Ma, senza perderci troppo in chiacchiere, quindi, andiamo subito a vedere se bisogna optare per il modello 730 o Redditi.

Modello 730 o Redditi? Ecco quale dei due modelli bisogna scegliere nella presentazione della dichiarazione dei redditi 2023

Il modello 730/2023, sia precompilato che ordinario, può essere presentato dai seguenti contribuenti:

  • pensionati o lavoratori dipendenti, compresi i lavoratori italiani che operano all’estero per i quali il reddito è determinato sulla base della retribuzione convenzionale definita annualmente con apposito decreto ministeriale;
  • persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, come ad esempio le integrazioni salariali e le indennità di mobilità;
  • soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca;
  • sacerdoti della Chiesa cattolica;
  • giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive (consiglieri regionali, provinciali, comunali, ecc…);
  • persone impegnate in lavori socialmente utili;
  • lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno;
  • personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato;
  • produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (Mod. 770), IRAP e IVA.

In particolare, i suddetti contribuenti potranno presentare il modello 730 precompilato o ordinario, qualora abbiano percepito nell’anno 2022 i seguenti redditi:

  • redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, come ad esempio i co.co.co. e i contratti di lavoro a progetto;
  • redditi dei terreni e dei fabbricati;
  • redditi di capitale;
  • redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita IVA, come ad esempio le prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitualmente;
  • redditi diversi, come ad esempio i redditi di terreni e fabbricati situati all’estero;
  • alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata, indicati nella sezione II del quadro D.

Non possono invece utilizzare il modello 730/2023, ma devono presentare il modello Redditi PF 2023 all’Agenzia delle Entrate, quei contribuenti che si trovano in una delle seguenti circostanze:

  • nel 2022 hanno percepito:
    • redditi derivanti da produzione di “agroenergie” che non si considerano produttive di reddito agrario;
    • redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione;
    • redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA;
    • redditi di lavoro autonomo a cui, ai fini delle imposte sui redditi, si applica l’art. 50 del Tuir (soci delle cooperative artigiane);
    • redditi “diversi” non compresi tra quelli indicati nel quadro D, righi D4 e D5, del modello 730;
    • plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate e non qualificate e derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in imprese o enti residenti o localizzati in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati;
    • redditi provenienti da “trust”, in qualità di beneficiario;
  • nel 2022 e/o nel 2023 non sono residenti in Italia;
  • devono presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: IVA, IRAP, Mod. 770 (sostituti d’imposta);
  • utilizzano crediti d’imposta per redditi prodotti all’estero diversi da quelli di cui al rigo G4 del modello 730;
  • nel 2022 hanno percepito redditi da pensione erogati da soggetti esteri, e che trasferiscono in Italia la propria residenza in uno dei comuni appartenenti al territorio del Mezzogiorno, con popolazione non superiore ai 20.000 abitanti, situati nelle regioni Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia;
  • devono compilare il prospetto degli aiuti di Stato;
  • destinano a locazione più di 4 appartamenti.

LEGGI ANCHE Modello 730 2023: i rimborsi, le trattenute e i pagamenti