Nuove regole e requisiti per il bonus ISCRO 2023. L’indennità straordinaria per la Partita IVA viene regolamentata dall’articolo 1, commi 386-400, legge 30 dicembre 2020, n. 178. Il bonus partita IVA è attivo fino al 2023. L’Ente nazionale della previdenza sociale ha approvato i nuovi parametri reddituali per l’accesso al beneficio.

In particolare, le modifiche sono contenute nella circolare n. 14 pubblicata il 3 febbraio 2023. Un aggiornamento necessario per equiparare il beneficio all‘aggiornamento ISTAT dei prezzi al consumo.

Bonus ISCRO, partita IVA: regole e requisiti 2023

Attraverso l”indennità straordinaria di continuità le partite IVA, iscritti alla Gestione Separata INPS, di ricevere un contributo calcolato su una base semestrale del 25 per cento, applicata sull’ultima dichiarazione dei redditi presentata all’Entrate.

Il senso dell’aiuto economico resta quello di garantire un sostegno anche per i lavoratori autonomi. Sebbene, le intenzioni sono buone resta da considerare la presenza di un’indennità variabile in base ai casi.

Le risorse messe in campo dal governo italiano permettono di ricevere un contributo che oscilla tra 275,38 euro e non può superare l’importo di 881,23 euro. Un erogazione che percorre un sentiero limitato di appena un semestre.

Chi ha diritto al bonus ISCRO nel 2023?

Il bonus Partita IVA può essere richiesto dagli iscritti alla Gestione Separata impiegati in un’attività lavorativa autonoma, in presenza di una rilevata perdita dei guadagni registrata nell’anno precedente alla presentazione della richiesta. Per questo, il bonus ISCRO spesso viene definito: “cassa integrazione per le partite IVA

Bonus Partita IVA 2023: nuovi requisiti 2023

Sebbene la misura risulti regolamentata dalla legge di Bilancio 2021, nell’anno successivo all’entrata in vigore dell’indennità, sono state introdotte diverse novità che riguardano principalmente l’aspetto reddituale.

Per questo, il limite reddituale relativo alla dichiarazione dei redditi presentata l’anno precedente a quello di presentazione della richiesta è passato da 8.145 euro a 8.299,76 euro (2022).

Per il 2023, si registrano variazioni reddituali, per cui il riferimento normativo porta a un requisito reddituale inferiore o uguale a 8.972,04 euro. Una variazione indicata dall‘INPS nella circolare n. 14 pubblicata il 3 febbraio 2023.

L’INPS rilascia il beneficio in presenza di più condizioni

L’Ente nazionale della previdenza sociale rilascia il contributo, se la partita IVA ha registrato una perdita di fatturato nella misura del 50 per cento, paragonata al triennio precedente.

Secondo l’INPS, il richiedente deve rientrare nei requisiti e condizioni fissati dalla normativa vigente, tra cui:

  • viene richiesta l’esclusione da altre forme di previdenza obbligatorie;
  • viene richiesta l’esclusione della fruizione dell’ammortizzatore sociale di Stato;
  • il limite reddituale di riferimento deve corrispondere al valore di non oltre 8.299,76 euro;
  • possedere la partita IVA da non meno di quattro anni alla data di presentazione della richiesta di ammissione all’indennità;
  • aver versato regolarmente la contribuzione previdenziale.

Il bonus ISCRO risulta incompatibile con diverse prestazioni, tra cui:

  • l’indennità non viene riconosciuta in presenza di una pensione diretta intestata al richiedente;
  • il riconoscimento del sussidio di Stato, ovvero il Reddito di Cittadinanza;
  • la presenza dell’indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL;
  • la presenza di cariche elettive o politiche, se in presenza di indennità di funzione, compensi o altre tipologie di rendite non riconducibile al gettone di presenza.

Come e quando presentare la domanda per il bonus partita IVA?

La domanda di ammissione all’indennità dovrà essere presentata entro il 31 ottobre 2023. La richiesta può essere inoltrata in via telematica secondo le modalità digitali resi disponibili dall’INPS.

Diversamente, è possibile richiedere maggiori dettagli al Contact Center il servizio è raggiungibile ai numeri: 803164 (rete fissa) o 06164164 (rete mobile).