“Naufragato” il progetto Terzo Polo, viene meno quell’approdo sicuro a cui guardava chi, nel Partito Democratico, esprime disagio per la nuova stagione aperta dalla segretaria Elly Schlein. Si spengono, cosi’, i mugugni per le scelte fatte dalla leader dem sulla composizione della segreteria del partito e sulla scelta dei capigruppo di Camera e Senato. Tra i parlamentari dem non si commenta volentieri quanto accade in casa altrui, anche perche’ “ne abbiamo viste noi di cose che voi umani”, spiega un deputato citando Blade Runner. Ma e’ un fatto che la fine del progetto di Renzi e Calenda contribuisca a placare gli animi: “Se fino a ieri c’era chi annunciava di accasarsi con Renzi, oggi tutto tace”.

Il tema della tenuta degli esponenti e, soprattutto, degli elettori “moderati” e’ tuttavia reale e non e’ niente affatto estraneo alla segretaria che, solo ieri, lo ha visto rilanciare da una voce che nel partito fa sempre molto rumore, quella di Romano Prodi: “I moderati vanno recuperati”, ha detto il Professore dalle pagine del quotidiano della Cei, Avvenire. Una scelta, anche questa, che non appare affatto casuale. I temi su cui trovare un terreno comune dentro il partito non mancano di certo, d’altra parte: l’Ucraina, la diplomazia europea, i migranti, il welfare, l’agenda sociale. Oggi non a caso un primo passo e’ stato compiuto sulla sanita’, questione sulla quale il Partito democratico ha lanciato una mobilitazione.